CALTANISSETTA – Con provvedimento del Questore Filippo Nicastro, sono stati conferiti nuovi incarichi a tre funzionari della Polizia di Stato, assegnati dal Dipartimento della P.S. alla Questura nissena: al Commissario Capo dr. Alessandro D’Arrigo, è stato conferito l’incarico di vice dirigente della Squadra Mobile e Responsabile della Sezione Criminalità Organizzata; al Commissario Capo d.ssa Gabriella Giardina, è stato conferito lincarico di Dirigente dellUfficio Personale e dell’Ufficio Tecnico-Logistico Provinciale; al Commissario Capo dr. Andrea Monaco, è stato conferito lincarico di Dirigente dell’Ufficio Immigrazione e vice dirigente della Divisione Polizia Amministrativa Sociale.
Il Commissario Capo D’Arrigo, assegnato alla Questura di Caltanissetta sin dal mese di ottobre 2013, proveniente da Piacenza, ha svolto l’incarico di Dirigente l’Ufficio Immigrazione, il Commissario Capo Giardina e il Commissario Capo Monaco, invece, sono stati assegnati alla Questura nissena, in data 7 gennaio corrente, provenienti dall’Istituto Superiore di Polizia all’uscita del 102° Corso per Commissari, dopo aver superato il concorso pubblico.
Nei primi 20 giorni trascorsi a Caltanissetta questi ultimi due giovani funzionari hanno espletato la propria attività presso le varie articolazioni della Questura, al fine di accrescere l’esperienza professionale nei vari settori operativi, mentre DArrigo, da oggi, si affianca a Marzia Giustolisi, attuale Dirigente della Squadra Mobile.
Per ciò che concerne Gela, il Dipartimento della P.S. ha assegnato, quale Dirigente del Commissariato di P.S., il Primo Dirigente, Francesco Marino, proveniente dall’Istituto Superiore di Polizia 19° corso di Formazione Dirigenziale, già Dirigente della Squadra Mobile di Ragusa, insediatosi ieri mattina negli uffici di via Zucchetto.
Lasciano la Questura di Caltanissetta il Primo Dirigente Gaetano Cravana, che da Gela è stato trasferito alla Questura di Ragusa e il Commissario Capo Paolo Magnano, già Dirigente l’Ufficio Personale, che è stato trasferito alla Questura di Catania.