Il progetto Autonoma-mente, sostenuto da Fondazione con il Sud, e realizzato grazie alla rete di associazioni appartenenti al mondo laico e religioso in collaborazione con istituzioni e soggetti profit e con il circolo ARCI Le Nuvole capofila, è attivo nei comuni di Gela, Butera, Niscemi e Mazzarino.
Una delle prime fasi di Autonoma-mente è stata l’attività di promozione e laboratori (definiti anche Startup) svolta, da settembre a novembre del 2012, nei comuni interessati dal progetto e che ha riscosso un notevole successo in termini di partecipazione.
Autonoma-mente si propone di permettere l’accesso al credito a quei soggetti che non sono in possesso di garanzie – e quindi impossibilitati ad accedere al credito bancario tradizionale – ed accompagnarli nella fase iniziale di un’attività solida che dia una reale indipendenza economica ai beneficiari del finanziamento.
Nel territorio in cui opera il progetto Autonoma-mente (14,1% di disoccupazione con dati ufficiali aggiornati al 2008) lo strumento del microcredito alle imprese può essere considerato fondamentale per un rilancio dell’occupazione, della politica sociale e dell’inclusione. Il microcredito rappresenta una vera azione diretta a promuovere l’innalzamento dei livelli occupazionali, un’adeguata protezione sociale, il contrasto all’esclusione e alla povertà e il miglioramento delle condizioni di lavoro.
Il progetto Autonoma-mente è uno dei primi realizzati in Sicilia con il metodo “Yunus” (dal nome dell’ideatore e realizzatore del microcredito moderno Muhammad Yunus) e si rivolge a giovani disoccupati (che nonostante in possesso di titoli di studio e competenze specifiche, hanno difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro cosiddetti giovani eccellenti) e persone svantaggiate (espulse dal mercato del lavoro, senza distinzione di sesso ed appartenenti ad una fascia di età in cui è difficile trovare un lavoro stabile, dignitoso e che spesso operano nel sommerso, cosiddetti soggetti a rischio di esclusione sociale).
Per ulteriori informazioni è possibile contattare Luciana Carfì, presidente del Circolo ARCI “Le Nuvole” e capofila del progetto.