CALTANISSETTA – Premesso che l’ Associazione Nazionale ITALIA NOSTRA sostiene il trasporto ferroviario, storica e sostenibile forma di connessione territoriale e di mobilità sostenibile (sia economicamente che ambientalmente), gli scriventi: arch. Leandro Janni, Presidente Regionale e prof.ssa Liliana Gissara, Consigliere Nazionale, confidano che le SS. LL. siano già in possesso dei documenti in allegato e chiedono quali iniziative Codesta Amministrazione intende adottare a tutela della mobilità dei cittadini (pendolari e visitatori) e della storica tratta ferroviaria, importantissima per il collegamento tra i diversi Comuni dell’area, i Capoluoghi viciniori e il Capoluogo di Regione. Il contenuto dei due documenti ingenera notevole preoccupazione per il finale destino della tratta in oggetto.
RFI, dopo il dissequestro, non solo dice di volere verificare altre dieci (!!!) “opere d’arte” di quella tratta, ma, dopo due anni e mezzo, “si accorge” che i dispositivi tecnologici di linea sono “a rischio furto” e ne decide la rimozione. Ma non solo: appalta pure la demolizione del manufatto “molto vagheggiando” sull’eventuale ricostruzione, a partire dai costi!!!!!!!!!
E’ chiaro a tutti che la demolizione (già per l’intrinseco significato) segnerebbe l’addio al TRENO per Caltagirone e per tutte le città interessate.
Chiediamo che ciò non avvenga.
Seriamente preoccupati dal contenuto degli Atti di cui sopra e dalle intenzioni di RFI, invitiamo l’Amministrazione Calatina ad un urgente esame della questione al fine di evitare una così grave offesa alle esigenze dei viaggiatori e al paesaggio, armoniosamente inquadrato dalle arcate del peculiare, storico viadotto ferroviario.
Battersi per il diritto alla mobilità e per la tutela del paesaggio, così come l’antropizzazione storica ce lo ha consegnato, è un dovere di tutti.