Salute

Inchieste spese Ars, Rudy Maira due ore in Procura: “I documenti chiariranno tutto”

Robin Hood

Inchieste spese Ars, Rudy Maira due ore in Procura: “I documenti chiariranno tutto”

Mar, 28/01/2014 - 21:53

Condividi su:

rudy maira 10PALERMO “C’erano degli spazi di manovra. Non c’era la legge del cosi’ fan tutti. Ritenevamo di essere autorizzati a farle certe spese”. Lo ha detto Rudy Maira, ex capogruppo Pid-Cantiere popolare all’Ars nella scorsa legislatura, interrogato per oltre due ore alla Procura di Palermo, nell’ambito dell’inchiesta sulle spese dei gruppi parlamentari. Maira, assistito dall’avvocato Emanuele Limuti, ha risposto alle domande del pm. “Non c’era il tempo sicuramente – ha spiegato ai cronisti – di analizzare ogni singola voce di spesa nel dettaglio ma si agiva in base alle disposizioni dell’Assemblea”. Un interrogatorio lungo e in certi momenti duro in cui l’indagato ha risposto in modo convincente. Ai magistrati che gli contestavano l’assunzione dell’autista con un contratto “co.co.co” da consulente, Maira avrebbe risposto che non sapeva che tipo di contratto era stato fatto. Prima dell’interrogatorio ai giornalisti aveva detto che, e’ vero’, “si e’ esagerato. Col senno di poi posso dirlo. Ma non ci sono casi Fiorito all’Assemblea regionale siciliana. Sono convinto di avere rispettato tutte le norme dettate dall’Assemblea. Bisogna interpretare le norme interne”. “Poiche’ io passo per uno ricco e quando ero a Caltanissetta camminavo con una Maserati coupe’, non sapevo che farmene dell’Audi dell’Assemblea regionale. Per chiarezza”, ha detto poi Maira conversando con i cronisti alla fine dell’interrogatorio. Un confronto durante il quali le posizioni sono rimaste distanti. Maira avrebbe sostenuto che i fondi, una volta assegnati dall’Ars al gruppo, perderebbero la loro natura pubblica, essendo inteso il gruppo come un ente di diritto privato. Ma anche aver autorizzato spese per pranzi e cene, intese come “spese di funzionamento del gruppo attraverso pubbliche relazioni” non avrebbe convinto i pubblici ministeri. Agli investigatori che chiedevano se mai, durante la sua permanenza come capogruppo, avesse rifiutato una nota o un rimborso, Maira avrebbe risposto seccamente: “No mai”. Nei prossimi giorni Maira produrra’ una memoria con i giustificativi delle spese, in particolare quelle oggetto dell’interrogatorio odierno. La difesa sostiene di avere una documentazione non indifferente a supporto.