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Fiamme Gialle. La voce del Comando: “Al sevizio del fisco e dei cittadini, non solo repressione”

Redazione

Fiamme Gialle. La voce del Comando: “Al sevizio del fisco e dei cittadini, non solo repressione”

Dom, 05/01/2014 - 19:01

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Il Colonnello Pierluigi Sozzo, comandante provinciale della Guardia di Finanza

Cento milioni di euro di imponibile evasi, 34 milioni di Iva non versata e 500 mila euro di ritenute non versate collegate al lavoro nero. Sono numeri piuttosto pesanti quelli sull’evasione fiscale nelterritorio nisseno e che non fanno che acuirne il pesante disagio economico.

Questo è il contesto in cui si muove la Guardia di Finanza e con il Comandante Provinciale, ilColonnello Pierluigi Sozzo ed il Comandante del Nucleo di Polizia Tributaria, il Maggiore LelloPisani, abbiamo cercato di trarre un bilancio dell’attività, anche se ancora parziale ad anno in corso,analizzando alcuni aspetti dell’attività del corpo, le difficoltà e le prospettive per il futuro.

IMPEGNO A 360 GRADI

<<Noi lavoriamo – ha detto il Colonnello Sozzo – in un territorio considerato ad alta presenza criminale, dove ci sono storicamente problemi di criminalità organizzata. Oltre al “controlloeconomico” del territorio, la Guardia di Finanza affianca le altre Forze dell’Ordine nella tutela dell’ordine pubblico. Il ruolo del Corpo è “concorsuale” in quanto i suoi appartenenti rivestono la qualifica di agenti di pubblica sicurezza, mentre gli ufficiali e i funzionari di Carabinieri e Polizia sono ufficiali di pubblica sicurezza, con compiti di coordinamento delle operazioni di ordine pubblico. Ma, tanto per fare un esempio, abbiamo affiancato le altre componenti nel servizio d’ordine quando si sono svolte le manifestazioni “No MUOS”, tra altro con un “basco verde” ferito durante gli scontri; affianchiamo inoltre le altre Forze dell’Ordine anche nella tutela di magistrati ealtre personalità che in questo territorio sono a rischio di attentati. Il nostro Reparto conta al momento 240 uomini; non è quindi particolarmente corposo, anche se recentemente abbiamo proposto e ottenuto l’aumento dell’organico del Gico (Gruppo di investigazione sulla criminalità organizzata), che vedrà aumentate le sue forze del 40 per cento. E’ un segnale importante, che conferma come l’Autorità di vertice del Corpo ha ben chiare le esigenze del territorio nisseno>>.

Sia il Colonnello Sozzo che il Maggiore Pisani hanno voluto sottolineare la professionalità e l’abilità dei militari che operano nei reparti di Caltanissetta, e Gela ed alla Tenenza di Mussomeli: <<Quando parliamo di lavoro a 360 gradi non è una cosa detta tanto per dirla. Se ci troviamo di fronte ad una fattura sospetta, che può essere falsa o comunque sproporzionata, cerchiamo di ricostruire tutto il percorso, quindi capire se è servita a coprire traffici di merce di dubbia provenienza o solo ad abbattere i ricavi con costi inesistenti, se chi l’ha fornita è in regola con gli adempimenti fiscali e contributivi. Questo è il nostro lavoro>>.

31522IL RAPPORTO CON LA GENTE. Secondo il Colonnello Sozzo ed il Maggiore Pisani, negli ultimi tempi, si percepisce una presa di coscienza da parte della cittadinanza sul ruolo della Guardia di Finanza e soprattutto sull’importanza di fare il proprio dovere di contribuenti pagando le tasse, regolarizzando la posizione dei lavoratori e via dicendo. <<Sono aumentate le segnalazioni al “117” – hanno spiegato i due ufficiali – soprattutto ci sono tante persone che si qualificano con nome e cognome, che si dicono disposte anche ad essere ascoltate dagli investigatori e, qualora ci siano gli estremi di reato, a formalizzare i fatti in articolate denunce. Ciò testimonia che il cittadino ha ben compreso che se ognuno compie il proprio dovere aiuta se stesso ed il Paese. , ad esempio,notizie su le parcelleil fisco Ed è importante che la gente si abitui a chiedere scontrini, ricevute e fatture>>.

C’è anche un altro aspetto, però, come ha sottolineato il Maggiore Pisani: <<Arrivano numerosesegnalazioni anonime, ad esempio sui casi di lavoro nero di artigiani che lavorano “porta a porta”.Spesso si tratta di segnalazioni promananti dai concorrenti “legali”, esasperati dall’impossibilità di competere con coloro che lavorano di più potendo praticare prezzi più bassi, non avendo i costi legati al rispetto delle regole. Ripeto, bisogna segnalare le irregolarità perché la sommatoria dei“piccoli numeri” generati dagli evasori “minimi” porta poi a cifre globalmente imponenti. Ovviamente, nel programmare le nostre attività puntiamo alla grossa evasione; ciò non significa trascurare i “piccoli evasori”: essi vengono segnalati all’Agenzia delle Entrate, cui vengono comunicati gli elementi necessari per l’accertamento “induttivo” del reddito >>.

sequestro cineseLA LOTTA AL CRIMINE ORGANIZZATO. L’attività della Fiamme Gialle è anche finalizzataal sequestro dei patrimoni di appartenenti alle organizzazioni criminali ed a Caltanissetta, negli ultimi anni, non sono stati pochi i sequestri di beni riconducibili a soggetti appartenenti o fiancheggiatori di Cosa Nostra. <<Anche in questo tipo di attività – hanno detto Sozzo e Pisani – si conferma la strategia del Corpo di elevare gli standard di qualità del nostro lavoro. Ben vengano servizi che danno risultati “apicali”, ma il nostro sforzo è finalizzato ad elevare la qualità media di tutti gli interventi operativi. Il nostro compito è quello di della qualificare sempre più la nostra attività, valorizzando il “capitale umano” rappresentato dalla professionalità del personale. E’ un metodo che stiamo pervicacemente applicando a tutti i settori del nostro lavoro e parte rientra nellastrategia nazionale del Corpo>>.

FORNITURE E VENDITE DI MERCE ILLEGALE. Un aspetto che in alcuni casi, ma non solo, coincide con l’attività di imprenditori stranieri. Aspetto sul quale si sono soffermati i due ufficiali delle fiamme gialle, affermando: <<Nessuno vuole penalizzare o criminalizzare i venditori stranieri, ma tutti, stranieri e non, devono attenersi a quelle che sono le regole, nazionali ed europee. Non è possibile vendere prodotti pericolosi di cui non si conosce l’origine. In questi casi si devebattere sui canali di approvvigionamento, sui canali di approvvigionamenti all’ingrosso e che spesso conducono ai grandi centri siciliani, principalmente Catania e Palermo. Si tratta infatti di merce che arriva nei grossi centri e nei porti maggiori; in questi casi si punta a ricostruire la“filiera”, non fermandosi all’ultimo anello, che appunto, è quello dei venditori>>.

GLI INCONTRO CON GLI STUDENTI. Non sono mancate nemmeno le occasioni in cui gli uomini della Guardia di Finanza hanno partecipato ad incontri con gli studenti delle scuole della provincia. <<Tramite questi incontri – ha ricordato il Colonnello Sozzo – ci siamo resi conto di quanto anche i ragazzi abbiano preso coscienza del nostro lavoro. Vi racconto un aneddoto: abbiamo saputo che un bambino di quinta elementare che si trovava in uno studio medico assieme alla madre ha sentito, al momento di saldare l’onorario, che il professionista diceva alla donna “se non faccio la fattura la somma da pagare è “A”, altrimenti con la fattura ci vogliono 50 euro in più”. Al che il bambino ha detto “no, la fattura la deve fare perché a scuola ci hanno spiegato che se fa la fattura, paga le tasse ed è meglio per tutti”. Ma soprattutto abbiamo visto grande interesse e partecipazione nei giovani e speriamo di avere contribuito a formare le loro coscienze.>>

In occasione di un recente incontro con gli studenti dal titolo “Educazione alla legalità economica”, svoltosi al teatro “Margherita”, si è parlato di tutti questi aspetti alla presenza anche del vescovo Mario Russotto e del prefetto Carmine Valente. Si è trattato anche di un’occasione per parlare di immigrazione e per riflettere sulle tragedie dei “viaggi della speranza” che tante persone intraprendono per sfuggire a guerre, carestie, soprusi ed umiliazioni e che a volte finiscono in tragedia per colpa di persone senza scrupoli che mirano a lucrare sulla disperazione. Nell’occasione è stato anche proiettato un video sull’immigrazione, con sottofondo il brano del compianto Lucio Dalla “Com’è profondo il mare”, realizzato dal capitano Sebastiano Rapisarda e dal maresciallo Vincenzo Puma, entrambi in servizio alla Guardia di Finanza di Caltanissetta.