«Quando sembrava che finalmente l’Ars – aggiunge Sberna – avesse mostrato una certa attenzione all’imprenditoria siciliana, ecco arrivare l’inatteso disco rosso dell’organo di controllo, che spegne tutte le legittime aspettative che si erano formate attorno alla Finanziaria. E tra i settori principalmente colpiti c’è proprio quello artigiano, che sperava nel fondo di rotazione Crias per rimettere in moto il credito alle imprese, visto che il sistema bancario è molto più oneroso e molto spesso non concede i prestiti alle imprese».
«Si parla tanto di aiuti alle aziende, di speranze di sviluppo e di auspicato rilancio – continua il presidente della Confartigianato nissena – e poi svanisce il sogno del fondo per i prestiti Irfis, Crias e Ircac. Con questa sonora bocciatura trema davvero l’intero tessuto economico-produttivo siciliano. Qui è a rischio la sopravvivenza delle imprese artigiane. Altro che timori per l’assalto ai Palazzi delle istituzioni…».
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Mi sa che a tremare maggiormente sono le grandi poltrone che presiedono questi inutili Enti...non il tessuto economico reale...