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Caltanissetta, processo Borsellino Quater, Scotti: “Nel ’92, resistenze su decreto 41 bis”

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Caltanissetta, processo Borsellino Quater, Scotti: “Nel ’92, resistenze su decreto 41 bis”

Mar, 28/01/2014 - 17:30

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Vincenzo Scotti

Vincenzo Scotti

CALTANISSETTA “Temevo che la mafia anche dal carcere continuasse a dettare le sue regole. Da qui la mia decisione, in qualita’ di ministro degli Interni, a proporre il 41 bis con alcune modifiche da apportare al decreto legge dell’8 giugno 92”. Lo ha detto Vincenzo Scotti, ex ministro degli Interni, deponendo a Caltanissetta al processo Borsellino quater. “Quello -ha aggiunto- fu un decreto che provoco’ tensioni e contrasti. C’era il rischio che non venisse approvato. Venne convertito solo perche’ in quel periodo si verifico’ la strage di via d’Amelio. C’erano delle resistenze contro il decreto nel suo insieme, anche all’interno della stessa Democrazia cristiana. Alcune norme venivano ritenute incostituzionali”. Il decreto, venne poi convertito in legge il 7 agosto 1992, dopo la morte del giudice Paolo Borsellino.