CALTANISSETTA – “Non ho mazzi di carte e non mischio niente”. Maria Grazia Milli, comandante della Polizia Stradale di Caltanissetta, ha ritenuto opportuno puntualizzare e rendere conformi al vero alcune dichiarazioni, non precise, rese da talune sigle sindacali in merito alla soppressione del servizio notturno. “Circa due mesi or sono Antonino Costa, comandante del compartimento occidentale della Polizia Stradale, ha svolto nel capoluogo nisseno una riunione alla quale hanno partecipato tutte le sigle sindacali: si è trattato di una contrattazione decentrata ossia delle possibili modifiche all’accordo generale quadro che dispone gli orari di servizio. Le decisioni democratiche scaturite in quella sede, con un accordo firmato fra il dirigente superiore e le organizzazioni sindacali maggioritarie, sono quelle che io ho poi messo in pratica; sia chiaro che io pongo in essere le direttive che mi sono state fornite: non ho una delega specifica in materia e dunque non posso decidere nel merito”. Il comandante, che da ben 14 anni guida la sezione nissena, con oculatezza, professionalità e proficuità, ha poi ritenuto opportuno spiegare e chiarire che per l’utenza non vi è nessun problema: “I cittadini stiano tranquilli perché il servizio sulla SS 640 è garantito dal distaccamento di Canicattì che dipende da Agrigento. Non solo ma nel resto della giornata, secondo ciò che ha deciso il comandante, noi offriamo un servizio capillare che inizia alle 7 e si protrae sino all’una di notte. Le statistiche nazionali, da cui non ci discostiamo, confermano che il numero maggiore di incidenti avviene fra le 7 e le 18. In quella fascia oraria, anche in considerazione dei lavori che interessano quell’importante arteria stradale, noi riusciamo a garantire anche quattro pattuglie in taluni quadranti”.
Nel frattempo, mentre interloquisce con noi, non smette un attimo di impartire direttive ai propri uomini e manifesta una passione non comune per la divisa ed un attaccamento quasi viscerale per Caltanissetta. Cogliamo l’occasione per fare un punto sul lavoro della Stradale. “Offro dei dati alla vostra attenzione; siamo 40 unità nel capoluogo nisseno e 20 a Gela che dipende da noi ma copre un’area diversa. Abbiamo mezzi buoni e personale altamente specializzato: mettiamo in campo, a Caltanissetta, 17 pattuglianti. Dopo Palermo siamo la sezione con il maggior numero di pattuglie svolte. Ciò è reso possibile dalla qualità di questi uomini”. Un lavoro duro, che non concede pause, che stressa, che vede il personale della Stradale, considerato da sempre il fiore all’occhiello della Polizia, sulla strada ad operare in situazioni estreme. “Ovunque io dovessi andare dopo i miei 14 anni qui, non troverò mai più questa qualità. Arrivai da ragazza con funzioni di primaria responsabilità; sono stata fortunata ho avuto e ho, bravissimi collaboratori da cui apprendo e continuo ad apprendere”.
Il comandante non nasconde un percorso “inusuale”: essere l’unica donna, peraltro con funzioni direttive, in una sezione dove lavorano 58 uomini ed un solo agente donna nella città del Golfo. “Sola nel bene e nel male. La gestione diretta del personale, l’organizzazione del servizio, sono mansioni altamente formative. Sin dal mio ingresso in polizia nel ’95 ho dovuto lottare e poi il funzionario di Polizia è tale, non uomo o donna”. La competenza abbinata alla dedizione, rappresenta un propellente unico: ma perché una donna sceglie una professione così “complicata”? “Ho conseguito la laurea nel giugno del 1992, dopo la strage di Capaci e subito dopo vi fu l’omicidio di Borsellino. Quei due tragici eventi mi hanno spinto ad entrare in Polizia e nel 1995, scelsi come prima destinazione Palermo”.
Gli uomini della Stradale, guidati dal Comandante Maria Grazia Milli, forniscono un servizio continuo e capillare, talvolta oscuro ma senza ombra di dubbio fondamentale per la sicurezza degli automobilisti.