A rischio il futuro della forestazione in Sicilia, il Governo regionale, che pare disposto a sacrificare tutto e tutti pur di recuperare, come nel caso del settore forestale, qualche euro per coprire la voragine nel bilancio regionale, avrebbe confezionato un °regalo coi fiocchi° per i lavoratori del settore, che si ritroverebbero a pagare un prezzo salatissimo.
Blocco del turn over, riunificazione dei dipartimenti Corpo forestale e Azienda foreste demaniali, riduzione dell’indennità chilometrica, sono alcuni dei tagli per il settore che sarebbero contenuti nel disegno di legge approvato in giunta regionale. Il testo di iniziativa governativa, che dovrà approdare in Assemblea regionale siciliana, prevederebbe anche il transito dei cinquantenni dall’antincendio boschivo (Aib) all’azienda foreste demaniali senza che vengano rimpiazzati dai riservisti settantottisti.
A rischiare non sono soltanto i lavoratori ma anche il cittadino, andando a farsi friggere la tutela e salvaguardia del territorio che non è solamente quello boschivo. Le squadre Antincendio boschivo (Aib) operano non soltanto a garanzia del Demanio forestale ma anche a supporto degli interventi di °incendio di interfaccia° d’intesa con i Vigili del Fuoco (scarpate di strada, fondi agricoli, terreni privati, comunali, provinciali). Risparmiare il 20 per cento sulle indennità percepita dagli addetti spegnimento incendio (Aspi), spostandoli presso l’Azienda foreste demaniali e bloccandone il rimpiazzo con i settantottisti, appare pretestuoso, inutile e finalizzato solamente a danneggiare lavoratori che rischiano la vita nell’esercizio della delicata attività e che potrebbero ritrovarsi con squadre antincendio composte da poche unita’ o con turni scoperti. La conseguenza sarebbe proprio quella di non potere garantire la copertura del servizio nelle 24 ore . Adesso il Governo Crocetta potrebbe ritrovarsi anche senza l’appoggio dei sindacati vicini. Cgil, Cisl e Uil hanno sospeso il tavolo tecnico per il riordino del settore forestale e l’Ugl ha già avviato iniziative di protesta sul territorio
Michele Spena