Salute

Aumento dell’acqua: ” l’Ato idrico non svolge la sua funzione a tutela dei cittadini”

Redazione

Aumento dell’acqua: ” l’Ato idrico non svolge la sua funzione a tutela dei cittadini”

Ven, 06/12/2013 - 21:27

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raffaele-sirico-CALTANISSETTA- Il Coordinamento dei Comitati di quartiere incontra il Commissario Straordinario dell’Amministrazione  Provinciale, dott. Raffaele Sirico, insieme all’Ato Idrico e Caltaqua sulla richiesta di chiarimenti che il Coordinamento aveva fatto alcuni giorni addietro relativamente all’aumento delle bollette dell’acqua pervenute a dei cittadini che si erano rivolti ad alcuni  Comitati di quartiere.E’ bene chiarire i compiti dell’Ato idrico che è composto da un presidente e dai Sindaci  del distretto ed ha una funzione politica, infatti stabilisce il quantum delle  tariffe da applicare e controlla gli oneri di Caltaqua garantendo così il contratto stipulato con Caltaqua. Un contratto che ha un valore di 20 milioni di Euro all’anno. Il Presidente dell’Ato, l’ Avv. Maurelli, si è dimesso. Il Commissario Straordinario ha comunicato oggi che sarà lui a sostituirlo. Caltaqua è l’Ente gestore del servizio che risulta inadempiente, ad oggi, di alcuni servizi quali il funzionamento dei tombini, del depuratore sito in c/da Cammarella. Nel 2011 il referendum  sancì una volta per tutte che l’acqua è un bene pubblico, pertanto il contratto con Caltaqua, che prevedeva una aumento costante della tariffa, andava necessariamente rivisto, a favore dei cittadini. Caltaqua si rivolge all’AEEG ( Agenzia per l’Energia elettrica e il Gas) che da ragione a Caltaqua nella richiesta di continuare ad aumentare la tariffa. Una cosa assurda: la volontà popolare, il referendum, viene calpestata, annullata, perchè l’ Agenzia per l’energia sostiene che il contratto di 20 milioni di Euro deve comunque essere onorato. A pagare restano sempre i cittadini, perchè non difesi dall’Ato Idrico, l’organo politico che è composto, come già detto, dai Sindaci e da un presidente che inspiegabilmente si dimette e ora da un Commissario che non essendo un organo politico non fa gli interessi dei cittadini.