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Sicilia, formazione professionale: sindacati proclamano 4 giornate di sciopero

Redazione

Sicilia, formazione professionale: sindacati proclamano 4 giornate di sciopero

Lun, 18/11/2013 - 11:38

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formazione-professionale-400x215PALERMO – Quattro giornate di sciopero dei lavoratori della formazione professionale in Sicilia sono state proclamate da Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil scuola per chiedere al governo regionale la soluzione dei problemi del settore. Si comincia mercoledi’ con l’astensione dal lavoro in tutte le filiere di tutte le province. Giovedi’ sciopero dei dipendenti delle filiere formazione e obbligo istruzione delle province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Trapani e Palermo. Venerdi’ sara’ la volta dei lavoratori delle stesse filiere delle province di Catania, Messina, Ragusa e Siracusa. In queste tre stesse giornate, in mattinata, i sindacati hanno organizzato sit- in di fronte all’assessorato all’istruzione e formazione professionale. Lunedi’ 25 novembre incroceranno le braccia per l’intera giornata i dipendenti degli sportelli multifunzionali di tutte le province e terranno un sit- in di mattina davanti all’assessorato al Lavoro. “E’ incredibile -dice Giusto Scozzaro, segretario generale della Flc Sicilia- come nonostante una situazione drammatica, le continue e talvolta esasperate proteste dei lavoratori, gli accordi siglati e gli impegni presi, tutto resti fermo. Su tutti i punti della vertenza- aggiunge- il governo regionale continua a non dare risposte. Da un lato c’e’ la partita trasparenza e legalita’ -dice- su cui il nostro sindacato non solo non si e’ mai tirato indietro ma e’ stato negli anni protagonista di denunce e proteste. Dall’altro c’e’ quella del lavoro e del buon funzionamento di un settore importante per lo sviluppo dell’isola e ci chiediamo cosa aspetti il governo regionale a intervenire”. I sindacati chiedono lo sblocco degli arretrati e dei decreti sugli ammortizzatori sociali; l’avvio delle attivita’ formative del Piano giovani e dell’istruzione e formazione professionale; la salvaguardia dell’occupazione e il reimpiego dei licenziati. A questo si aggiunge “con altrettanta urgenza”, sottolinea Scozzaro, la partita delle riforme: quella dei servizi per l’impiego e delle politiche attive del lavoro “per dare certezza occupazionale ai lavoratori degli sportelli multifunzionali”; una “vera riforma inoltre, che -dice un documento dei sindacati- riordini il settore, incentivi l’esodo e restituisca dignita’ e ruolo sociale ai lavoratori del comparto. La mobilitazione -dice Scozzaro- proseguira’ finche’ non ci saranno risposte dalla Regione”.