MONTEDORO – Domenica 01 Dicembre ore 18,30 primo appuntamento al Teatro Comunale di Montedoro per la Rassegna di Teatro Comico organizzata dall’Amministrazione comunale di Montedoro e dal Teatro Stabile Nisseno con la direzione artistica di Giuseppe Speciale.
La sinergia tra l’Amministrazione Comunale e il direttore artistico con la sua grande esperienza nel settore ha permesso alla Rassegna di confermarsi per il 5° anno consecutivo ed inoltre di stabilire un abbonamento a ben undici spettacoli ad appena 30,00 euro.
Gli spettacoli in cartellone saranno tutti di Domenica pomeriggio alle ore 18,30.
Domenica 01 Dicembre Sergio Vespertino con “Sopra un palazzo c’è un cane pazzo” a seguire: 15 Dicembre Cantores Insulae con “La Funtana di lu me paisi”; 22 Dicembre Compagnia dell’Isola di Sciacca con “Cose che capitano”; 29 Dicembre Associazione Insieme per un sogno con il Musical “Fratelli d’Egitto”;12 Gennaio Amici del Teatro di Ragusa con “Il sogno Di…vino”; 19 Gennaio Gad-Unitre di Canicattì con “Lu Varberi in tempi antichi”; 02 Febbraio Ernesto Maria Ponte e Salvo Rinaudo con “Al buio”; 16 Febbraio Teatro Insieme di San Cataldo con “Gatta ci cova”; 23 Febbraio C.A.T. di Rosolini con “I Miraculi di Fra Gilormu”; 09 Marzo I Guitti di Enna con “Il padre della sposa”. A concludere la Rassegna il 16 Marzo sarà il Teatro Stabile Nisseno con il loro nuovo spettacolo “Se devi dire una bugia dilla grossa”, spettacolo diretto magistralmente da Angelo Tosto, regista e 1° attore del Teatro Stabile di Catania.
Ad aprire quindi la 5^ Stagione Teatrale di prosa al Teatro Comunale di Montedoro, come si è detto,sarà Sergio Vespertino con il suo “Sopra un palazzo c’è un cane pazzo”, titolo di questo nuovo spettacolo ma è anche l’avvio, l’incipit di una incantatoria litania, di una tiritera che appartiene a un tizio nevrotico, a dir poco esasperato. Sul palcoscenico parla, straparla, inanellando slogan televisivi, marche di strumenti tecnologici: pare che ce l’abbia col mondo intero. Sulla scia del suo lucidissimo e scoppiettante delirio, prefigura scenari possibili, invoca il ritorno allo stupore e alla meraviglia, esaspera, ingigantisce, enfatizza pose e aspetti, sino a lambire una comicità parossistica. Nel frattempo, sul palcoscenico, raccoglie pezzi sparsi: una lampadina, una bottiglia, schegge e brandelli. Li assembla: ma per farne cosa? Lo si saprà solo alla fine, quando le arguzie, le amenità, messe in moto da una verve irresistibile, si faranno da parte per cedere la scena alla poesia.
Per informazioni e prenotazioni potete contattare i seguenti numeri:
340/9790959 – 333/3635675.