CALTANISSETTA – E’ ancora nitido il ricordo del 21 settembre di quest’anno, dell’incredulità stampata sui volti dei presenti all’inaugurazione della lapide, al cimitero Angeli, in occasione del centesimo anniversario dalla morte di Michele Tripisciano. Il marmo utilizzato come se fosse un banner pubblicitario con i ringraziamenti vergati a memoria delle future generazioni di tutti coloro, maestranze e fornitori, avevano partecipato “all’opera”: mancava soltanto il bar, dove abitualmente erano soliti prendere il caffè coloro i quali avevano partecipato. Ondata di sdegno in città e rassicurazioni da parte dell’Amministrazione che si sarebbe provveduto in breve tempo a porre rimedio all’incredibile situazione, restituendo dignità e sobrietà al cippo funerario. Sia chiaro massimo apprezzamento per chi si è fatto carico di ricordare il nostro concittadino, sommo artista, ma forse occorreva un po’ più di cura dell’estetica e della sobrietà.
Oggi, siamo tornati al cimitero per vedere se effettivamente la situazione fosse stata normalizzata. Con grande stupore e sommo sbigottimento, invece abbiamo appurato che la situazione, per quanto possa apparire inverosimile, è addirittura peggiorata: della serie ‘al peggio non c’è mai fine’. Non solo la lapide con le varie scritte (peraltro unica nel mondo) fa ancora bella (si fa per dire) vista di sé ma è stata aggiunta una luminaria plastica difficile da ‘identificare’: una croce con delle lucine arancioni, dall’evidente stile kitsch, che rende ancor meno credibile e dignitosa questa ‘anomala’ lapide funeraria. Abbiamo appurato che l’Amministrazione ha vigilato: infatti, il risultato è sotto gli occhi di tutti!
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Tripisciano la sua bella vita l'ha fatta..e noi qui
a commentare ste m......
Cadono le braccia!
Le ricordo inoltre che sta criticando, pubblicamente, in modo negativo il prodotto di un'azienda, definendolo di stile kitsch, e tutto ciò può essere passibile di denuncia.
Non sono le idee
che mi spaventano,
ma i cervelli che rappresentano
queste idee.
Gentilissimo giornalista, le vorrei far notare che la croce o cuore, così come ben specificato nei vari avvisi all’interno del cimitero Angeli, è una “luminaria” di tipo occasionale utilizzata, per chi la preferisce, per ricordare i propri cari in particolari ricorrenze, così come i fiori, un cero etc. e non è stata né fabbricata né progettata a posta per la tomba Tripisciano, ed in questa particolare occasione è stata donata così come la lampada votiva, in omaggio solo per una settimana all’associazione Tripisciano. Che fosse gradita da qualcuno e sgradita da qualcun altro non credo che sia un argomento così importante tale da redigere una articolo di giornale. Evidentemente non è stata compresa l’azione o comunque si tende a sminuire il significato religioso che sta alla base della commemorazione dei defunti; periodo durante il quale, piuttosto che trovare il pretesto per fare polemiche, si dovrebbe pregare per i propri cari.
ci puzzu mintiri a figura di Patri e Ppiu,allura?
ma certo!
Che dire? Nulla.