Di seguito il testo della lettera.
Egregio Signor Sindaco,
mi chiamo Gianfilippo Bancheri. Come sindaco di Delia, un piccolo Comune dell’entroterra siciliano, desidero esprimerLe tutta la mia soddisfazione, unitamente a quella dei componenti della Giunta municipale, per la sua elezione a sindaco di New York.
E’ stato uno straordinario plebiscito. Il suo “grazie a tutti”, e ricordare la sua famiglia e i suoi amici, rivendicando le sue origini beneventane, ci ha reso particolarmente orgogliosi di essere italiani.
Grazie a Lei, signor Sindaco, per avere contribuito, con le sue parole e con la sua elezione, a rafforzare ancora di più l’identità italiana non solo a New York ma ovunque nel mondo.
Ieri, Lei, ha ringraziato tutti dicendo «La nostrà città non deve lasciare nessuno indietro. Grazie di tutto quello che avete fatto, ma il nostro lavoro inizia ora e non abbiamo nessuna illusione sulle sfide che dovremo affrontare».
Sono stato eletto da poco e, mi creda, mi riconosco totalmente nelle sue parole. Certo le difficoltà che stiamo affrontando non possono paragonarsi a quelle del primo cittadino di Big Apple. Una cosa però ci accumuna. E’ la multietnicità, su cui Lei ha emblematicamente puntato per la sua campagna elettorale e che mi fa dire “Delia come New York”.
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Ieri sono arrivato a Delia partendo da Pian del Lago, svoltando al bivio per Sommatino per poi imboccare il ponte di Brooklin, giungere a Wall Street e poi finalmente vedere l'Empire State Building...