GELA – Nel giorno dedicato alla lotta contro il femminicidio, a Gela, un cittadino rimasto nell’anonimato, ha collocato ai piedi di un albero di piazza Salandra, un cippo marmoreo con la scritta ‘Gela piange vittime innocenti. In memoria di Grazia Scime'”, la casalinga morta, nel settembre del 1988, durante la guerra di mafia clan rivali, in un agguato teso da due killer a un ambulante. Nella sparatoria, rimasero ferite altre tre donne che, come Grazia Scime’, alle 10 stavano facendo la spesa alla bancarella di prodotti ortofrutticoli della vittima designata, Giuseppe Nicastro, rimasto colpito solo di striscio. I killer lo assassinarono alcuni mesi dopo. Una targa in memoria della casalinga gelese era stata già collocata anni fa nel prospetto del teatro Eschilo. Poi, durante i lavori di ristrutturazione, sparì. Il sindaco, Angelo Fasulo, ha riferito che la targa verrà ricollocata ma in un punto diverso perchè il teatro e’ un immobile sottoposto a vincolo storico-architettonico.
Gela, cittadino anonimo colloca cippo marmoreo in memoria di Grazia Scimè: casalinga vittima di mafia
Lun, 25/11/2013 - 18:08
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