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Dopo l’antenna un altro “sorpresone”: la rotatoria con il G.91 di Gabrielli

Redazione

Dopo l’antenna un altro “sorpresone”: la rotatoria con il G.91 di Gabrielli

Dom, 10/11/2013 - 11:57

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Il G.91 “conservato” presso una campagna nissena

CALTANISSETTA – Il sindaco “vola” alto. Michele Campisi ha chiuso un accordo con l’aeronautica per acquisire il mitico G.91 Gabrielli che da nove anni giace “conservato” in un tratto di campagna nissena. Il velivolo abbellirà una rotatoria (elemento architettonico di cui la città è …carente)  nei pressi della zona industriale. Di questo prezioso manufatto volante il nostro mensile cartaceo si era occupato nel numero del Giugno 2012. Michele Campisi era desideroso di fare una sorpresa alla città e voleva bonariamente nascondere il tutto sino a giochi fatti. La nostra redazione, in esclusiva, anticipa l’ufficializzazione  della notizia  che avverrà prossimamente

pag 19 giugno 2013Tratto dal mensile “il Fatto Nisseno” del giugno 2012

Il G.91 di Peppe Gabrielli sedotto ed abbandonato

Ci sono storie che dalla Caltanissetta di oggi, intorpidita ed in cerca di identità quasi non ti aspetti, ed invece toh che per caso mi imbatto in un altro bel primato della cittadina nissena. Caltanissetta ha dato infatti i natali ad uno dei più importanti progettisti aeronautici dell’aviazione mondiale. Proprio così, non tutti (purtroppo) sanno che ad aver progettato velivoli utilizzati per oltre 30 anni a formare piloti di tutto il mondo è proprio un progettista nato a Caltanissetta. Lui è Giuseppe Gabrielli, classe 1903, figlio di ferroviere, brillante studente che inizia a formarsi subito nell’ambito dell’ingegneria aerospaziale, si laurea al Politecnico di Torino, dove insegnerà e dove è oggi dedicata un’area alla sua figura ed ai suoi progetti. Lavora dapprima alla Piaggio e poi viene chiamato in Fiat, dove l’avvocato Agnelli valorizza il suo talento assumendolo nel 1931 e dandogli spazio di sviluppare le sue doti di grande ingegnere. Il primo progetto fu Fiat G.2 nel 1932, seguono il più veloce velivolo bimotore da trasporto passeggeri dell’epoca nel 1937 e via via tanti altri. Morale Gabrielli realizzò i più veloci e potenti caccia italiani della Seconda guerra mondiale, sicuramente all’altezza, se non superiori, ai più quotati e famosi caccia alleati del periodo, divenendo il protagonista della ripresa e del rilancio dell’attività aeronautica italiana, allora praticamente inesistente.

G91T_monumentofotomontaggioIl suo capolavoro è il Fiat G.91 che verso la fine degli anni cinquanta, divenne il caccia leggero della Nato. Una storia affascinante quella di Gabrielli, che però ai giorni nostri ci porta nuovamente con i piedi per terra (in tutti i sensi!) se la contestualizziamo alla cittadina che vanta anche il primato di perdere tante occasioni per ritrovare se stessa ed i suoi concittadini illustri. Perché non ricordare questa figura tanto importante? E qui viene il bello. Succede che degli esperti di modellismo, ovvero il Gruppo Modellisti Nisseni, affascinati dalla figura di Gabrielli, e già organizzatori di una importante mostra sul centenario di Gabrielli con tanto di Foto dell’epoca e pezzi arrivati dal Politecnico di Torino esposti alla cripta della Cattedrale nel 2003, coinvolgono privati ed amministrazioni locali, sottoponendo la loro idea: Portare a Caltanissetta uno dei velivoli dismessi del progettista nisseno dall’Aeronautica Militare. Scoprono che diversi G.91 T sono fermi e tagliati per essere inoffensivi, in un angar nei pressi dell’aeroporto militare di Amendola a Foggia, e così scrivono allo Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare Italiana e quindi al Ministero della Difesa per averne uno a Caltanissetta. La risposa è positiva, l’aereo di Gabrielli può essere consegnato a Caltanissetta le cui Amministrazioni comunali e provinciali si impegnano ad esporlo in un punto importante della città e ricordare l’estro dell’illustre concittadino.

G91T_foto1Il problema è farlo arrivare questo aereo. Detto fatto, l’associazione, presieduta da Giuseppe Firrone coinvolge l’imprenditore Salvatore Lo Cascio, che sposa la causa, ed il 30 Ottobre del 2003 presta uno dei suoi tir per trasportare il velivolo dalla base del 32° stormo di Amendola sino a Caltanissetta. La provincia promette dei soldi, il comune pure, poche migliaia di euro che serviranno a pagarne il restauro, mentre anche il piedistallo per l’allocazione ad esempio in una rotatoria sarebbe stato offerto da uno sponsor. Morale oggi, dopo 9 anni l’aereo G.91 T M.M.54395 è ancora in un terreno privato nelle vicinanze del capoluogo, dove è stato restaurato da un volenteroso tecnico nisseno (che aspetta ancora di essere pagato). Oltre il danno anche la beffa: se l’aereo non sarà collocato in città dall’Amministrazione Comunale che ne ha pure inoltrato richiesta di affidamento, tornerà nuovamente allo Stato Maggiore che ha già dato un ultimatum che scade proprio in questi giorni. Insomma dopo quasi nove anni i militari l’aereo se lo riprendono se nessuno se ne interessa! Dopo vari solleciti al Sindaco Michele Campisi, pare sia arrivato l’impegno del Comune, con l’avallo dell’Ufficio Tecnico diretto dall’ingegnere Giorgio Salamanca: esporre l’aereo subsonico nella nuova rotatoria che nascerà tra la via Salvatore Averna e la via Pier Santi Mattarella. Il nodo al fazzoletto a questo punto è fatto!

Marco Benanti