CALTANISSETTA – Siamo consapevoli che Halloween non appartiene alla nostra tradizione culturale e religiosa, siamo consapevoli che si tratta di una festa che ha una valenza fortemente commerciale, siamo consapevoli che oltre il 70% degli italiani non sa’ chi è jack-o’-lantern (la zucca intagliata, emblema di questa festa) ma siamo consapevoli che regalare una giornata divertente ai nostri bambini (una sorta di carnevale 2.0) non si possa e debba configurare come un pericolo estremo, un attentato alla nostra cultura o come un messaggio che contenga elementi demoniaci anti cristiani. Se i nostri bambini vanno in giro vestiti da mostriciattoli, da streghette o diavoletti a porre il quesito “Dolcetto o scherzetto”, limitiamoci a sorridere e consegnare qualche caramella o cioccolatino. Certe volte determinate opinioni o prese di posizioni dovrebbero indurre a una serena riflessione: siamo la nazione della politica corrotta, delle raccomandazioni, dei condoni facili, della mafia, e qualcuno apre il fuoco dialettico su Halloween????
Speriamo un domani che la nostra nazione sia onesta, fiera, orgogliosa, anche se piena di fanciulli che festeggiano Halloween. Noi siamo per il…dolcetto!
Siamo lieti che a Caltanissetta, ultima provincia d’Italia in molte classifiche concernenti la qualità della vita, ci sia qualche bambino (spalleggiato dai genitori) che abbia voglia di scherzare in maniera innocente. Il ‘pipitone’ si presta perfettamente ad Halloween: sicuramente non è un dolcetto ma uno scherzetto…architettonico!
httpv://youtu.be/eCve6ZiC4QE
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Perché vi meravigliate se al centro dell’attenzione vi è di nuovo il “Pipitone”? Eppure dovreste sapere bene che la festa di Halloween è una festa allegra e gioiosa e non credo che ci sia niente di sbagliato nel voler essere felici e scherzare anche in questa occasione. D'altronde è stato il nostro Sindaco che ha voluto riportare agli albori la tradizione popolare della “festa dei morti”,e che quindi come diceva Newton, ad ogni azione bisogna aspettarsi una reazione contraria. In altre parole,che fare? O ridi o t'incazzi. L’autore ha scelto di farci ridere…bravo
Complimenti al ragazzino per l'idea!
apprezzo l'ironia nel commento di Le Corbusier, che è un'ottima chiave di lettura per queste cose, ma voglio anche usare un registro un po più "serioso"
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ecco bravo, questo lo chiamano "benaltrismo": non posso muovere una critica su qualcosa, che subito qualche benpensante se ne esce con perle di saggezza, tipo "ma c'è ben altro! c'è la mafia, la fame nel mondo...". Allora se vedo cose che ritengo sbagliate, o se voglio solo esprimere un'opinione, lascio andare e mi sto zitto finchè non avrò debellato la mafia, la corruzione, e tutti i mali del mondo?
Caro/a autore/autrice dell'articolo e (forse) regista del DIVERTENTISSIMO gesto notturo, sei libero/a di non credere nel Cristianesimo e di non coltivare alcuna forma di spiritualità nelle feste cristiane, sei libero/a anche di fare copia carbone delle tradizioni anglosassoni senza manco capire che fai, solo perchè "ormai lo fanno tutti!"... ma le perle di saggezza "benaltriste" risparmiacele, per favore ;-)
Le feste spirituali, come Ognissanti il motivo per cui oggi non vai a lavoro/scuola, hanno un significato spirituale e almeno chi professa una Fede dovrebbe viverle/trattarle come tali. Chi non crede è comunque tenuto a un doveroso rispetto (come per qualunque Credo), invece di irriderla facendo mettere ad una bambina dei lumini votivi su una rotatoria.
p.s.
ah, poi mi raccomando: tutti a snobbare il Carnevale, quello è roba nostra, e ovviamente non merita la stessa partecipazione, mica siamo fighi come gli americani! (-_-)'
"Benaltrismo", appunto
Il compendio architettonicfo costituisce una singolarità rilevante del movimento culturale loco regionale di astrattismo da più parti battezzato " a rota gira u scecco è pilusu u timpu è garrusu". La forma circolare del manufatto evoca il paradigma irrisolto della volontà dell'uomo di abbracciare l'infinito. La sfera posta nella parte sommitale rappresente da una parte la frustrazione umana, ma dall'altra la concreta speranza di raggiungere l'acme del sapere con l'esoterismo. L'illuminotecnico ha saputo interpretare con mirabile capacità le tensioni dell'autore del capolavoro. Il bambino che pone ì lumi è una scana di irriscontrabile dinamismo, che riesce a prendersi gioco della frustrazione umana in un irridente gioco di luci e di ombre. I complimenti all'autore.