PALERMO – “… Si invita la signoria vostra ad assumere le più opportune iniziative affinché siano tenute in debito conto le Insopprimibili esigenze ispettive dei deputati regionali che sono garantite a livello di legislazione costituzionale ordinaria”. E’ perentoria la risposta dell’assessore alla Sanità Lucia Borsellino all’Asp di Siracusa, che praticamente costringe l’azienda sanitaria a consegnare tutta la documentazione che il deputato all’Ars del Movimento 5 Stelle richiederà in futuro con richiesta di accesso agli atti.
Sulle richieste di documenti che sarebbero arrivate in futuro da Zito, l’Asp di Siracusa aveva infatti annunciato lo stop alle risposte per non “intralciare le attività istituzionali ed il buon andamento della pubblica amministrazione”.
Le richieste di incartamenti avanzate finora da Zito, infatti, avevano fatto saltare i nervi ai dirigenti dell’azienda sanitaria provinciale aretusea, che aveva definito l’attività di accesso agli atti del parlamentare “copiosa, incessante e sistematica, esercitata senza soluzione di continuità sin dal suo insediamento”.
A sollecitare l’azione dell’assessore è stato il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, che ha inviato alla Borsellino una lettera di otto pagine nella quale ha smontato, pezzo per pezzo, tutte le contestazioni fatte dai vertici dell’Asp a Zito.
“Mi preme ringraziare – afferma Zito – il presidente Ardizzone e l’assessore Borsellino per la tempestiva azione di tutela avviata nei nostri confronti. Verrebbe da dire <a chiaro testo non far oscura glossa>. L’assessore conferma che quello che noi affermavamo: le nostre richieste sono state sempre fatte nel più completo rispetto delle regole. Probabilmente in futuro saremo costretti a fare un accesso agli atti per capire chi giuridicamente ha suggerito la cervellotica risposta dell’Asp di Siracusa. Scherzi a parte, volevo soltanto sottolineare che la nostra azione non è mirata contro la pubblica amministrazione, ma è dovuta esclusivamente alla volontà di accertare fatti nell’interesse della collettività e cercare di portare il malato al centro dell’attenzione”,
Tra le altre cose Zito aveva richiesto informazioni sulla dotazione dei vari ospedali (comprensiva dei nominativi dei dirigenti) sulle tabelle DRG del settore pubblico e privato, sugli atti di nomina (soprattutto dei primari facenti funzione), di assunzione e di spostamento di personale da un reparto all’altro o da un reparto agli uffici, sulle attrezzature non funzionanti e inutilizzate (cosa in qualche modo collegata all’esistenza di lunghe liste di attesa), sulla frequenza di utilizzo di tac, risonanze magnetiche etc. Notizie erano state chieste dal deputato anche sui codici 048 (neoplasie) attivi in provincia di Siracusa dal 1990 al 2012.