CALTANISSETTA – Stamani in città tutti si interrogavano sullo strano banner che ricopriva la statua di Umberto I, uno dei simboli del capoluogo nisseno. Svelato l’arcano.
A Roma, Asti, Brescia, Caltanissetta, Campobasso, Caserta, Catanzaro, Cuneo, Fermo, Formia (Latina), Grosseto, Macerata, Mantova, Piacenza, Reggio Emilia, Rovereto (Trento), Siracusa, Torino, Varese e Vibo Valentia, su alcuni tra i più importanti monumenti del nostro patrimonio artistico, Domenica 13 ottobre verranno promosse le singolari installazioni #CANCELLATO dell’artista Franco Scepi realizzate dall’ANMIL nella Giornata per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro – istituzionalizzata nel 1998, su richiesta dell’Associazione, con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri – di cui l’ANMIL celebra la 63ª edizione, con manifestazioni che si svolgeranno contemporaneamente in tutte le province d’Italia, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
“Scuoteremo le coscienze di cittadini, istituzioni e media con questa provocatoria azione dell’artista Franco Scepi – dichiara il Presidente dell’ANMIL Franco Bettoni – affinché venga data maggiore attenzione al fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali”.
Per questo da Torino a Siracusa, il Maestro Scepi e l’ANMIL denunceranno con “# CANCELLATO” il loro dissenso verso l’indifferenza generale per un problema che tocca tutti i cittadini, i lavoratori, il mondo dell’economia e non può essere oggetto di contrattazione nei luoghi di lavoro, sorprendendo con un’installazione che coinvolgerà alcuni monumenti emblematici del nostro Paese nella Giornata dedicata alle Vittime del Lavoro.
La manifestazione principale della 63ª Giornata che ricorre il prossimo 13 ottobre, avrà luogo nella capitale con il Patrocinio del Comune di Roma, e prevede alle ore 10.00 una singolare performance del Maestro Franco Scepi che “cancellerà” pubblicamente il Monumento equestre del Marco Aurelio.
Si terrà invece nella Sala della Protomoteca in Campidoglio, alle ore 10.30 – al termine di una S. Messa officiata alle ore 9.00 nella Chiesa di Santa Maria in Portico Campitelli dall’Arcivescovo Mons. Vincenzo Paglia (Presidente del Pontificio della Famiglia) in memoria dei caduti sul lavoro – l’appuntamento con le massime istituzioni in materia al quale parteciperanno: il Presidente nazionale dell’ANMIL Franco Bettoni, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Enrico Giovannini; il Presidente della Commissione Lavoro del Senato Maurizio Sacconi; la Componente della Commissione Igiene e Sanità del Senato Giuseppina Maturani, il Presidente dell’INAIL Massimo De Felice, il Presidente CIV INAIL Francesco Rampi, il Vice Presidente di Confindustria con delega alla sicurezza sul lavoro Samy Gattegno, il ViceSegretario Generale UGL Paolo Varesi e il Segretario Confederale UIL Paolo Carcassi.
Il fenomeno degli infortuni sul lavoro e ancor più quello delle malattie professionali restano purtroppo relegati in poche righe nelle pagine delle cronache locali.
“Abbiamo invitato anche il Capo dello Stato, che per l’edizione dello scorso anno ci ha ospitato in Quirinale e saremmo più che onorati se potesse essere presente in questa giornata accanto a tutte le vittime del lavoro che saranno in Campidoglio. Sapete bene che, in questi anni, la sua voce autorevole è stata fondamentale e non è mai mancata per richiamarci ad una maggiore attenzione alla sicurezza nei luoghi di lavoro e dunque speriamo di sentirla anche domenica prossima per non lasciarci soli”, conclude così il Presidente Bettoni.
Le iniziative più efficaci in materia di prevenzione e la tutela che deve essere garantita per una più valida e adeguata assistenza delle vittime del lavoro saranno, dunque, al centro dei lavori di questa Giornata in cui si ritroveranno a confrontarsi, sia a livello nazionale che nelle celebrazioni locali, tutti coloro che possono e devono garantire la salvaguardia della vita e della salute dei lavoratori ma anche una più adeguata tutela delle vittime.
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Nulla di irreparabile, comunque.
DOVREBBERO INDIGNARSI PER COSE PIU' GRAVI.
Un'operazione di "cancelleria sociale".
Operazione ambigua, confusa, contraddittoria. Tipicamente nissena, dunque.