PALERMO – I precari del pubblico impiego in Sicilia sono 24.754, e costano 310 milioni di euro l’anno. A fare i contri la Fp Cisl, nel corso di un convegno a Palermo. La stragrande maggioranza di questi lavoratori, 18.497, hanno un contratto a tempo determinato a carico della Regione che spende, solo per loro, 257 milioni di euro. A questi bisogna aggiungere 5.611 lavoratori socialmente utili (lsu) a un costo di 36 milioni di euro e 646 regionali con contratto a tempo determinato, per un esborso di circa 17 milioni. Per uscire dal problema, il sindacato propone il passaggio della potesta’ contrattuale dei precari degli enti locali nelle mani della Regione. “Serve la creazione di un bacino unico regionale dei lavoratori”, sostiene il segretario del Fp Cisl siciliana, Gigi Caracausi, secondo cui dovra’ essere la Regione a guidare la stabilizzazione nei vari enti e a recuperare le risorse necessarie “combattendo gli sprechi, l’evasione fiscale e abbattendo alcuni costi legati agli affitti”