CALTANISSETTA – Il Presidente del Comitato di quartiere Santa Croce, Giacomo Tuccio, scrive al Sindaco, Michele Campisi, all’Assessore all’urbanistica, Andrea Milazzo, al Presidente del Consiglio, Calogero Zummo e al presidente della II Commissione Consiliare, Antonio Favata in merito alla Perimetrazione e ai Piani di recupero del centro Storico, facendo riferimento alla revoca o ritiro della perimetrazione urbana fatta dall’ assessore dell’Urbanista Arch. Milazzo. Tuccio scrive testualmente: ” noi ci siamo informati con i vari consiglieri e assessori, in sintesi la storia e sempre la stessa tutti si sono impegnati per non fare IL NULLA. Noi poveri sudditi nisseni questa visione l’abbiamo chiara, non vogliamo sottolineare che siamo quelli che all’inizio di questa legislatura del dott. Campisi scrivemmo che nella nostra città c’è bisogno di una cabina di regia, di un progetto condiviso da tutti i rappresentati politici su “Che cosa deve fare Caltanissetta da grande”, ecc.Ora anche questa visione sulla perimetrazione è chiarissima. Talmente chiara che vorremmo delle risposte dai nostri rappresentanti anche verbalmente:
– Se l’Arch. Milazzo sta lavorando sulla carta rischi e grazie ai finanziamenti sta producendo progetti per la riqualifica del quartiere Provvidenza, di cui noi siamo ben felici, ci chiediamo perché il quartiere Saccara deve essere tagliati fuori?
– Cosa hanno prodotto le 40 e passa sedute della seconda commissione consigliare per discutere la delibera in oggetto?
– E con quale motivazione o giustificazione date per le ben 5 volte che si doveva deliberare in consiglio comunale tale provvedimento, facendo mancare il numero legale?
– Tutto questo rientra in democrazia nelle forme della LEGALITA’ della civile convivenza, ma allora ci chiediamo, per voi cosa è la Lealtà del mandato ricevuto?
– E sempre bene ricordare che un buon padre di famiglia per andare avanti taglia le spese non produttive, bene volete restituire alle casse Comunali gli emolumenti ricevute per non produrre il nulla.
Noi da decenni continuiamo a essere ottimisti perché crediamo il progetto “Cosa deve fare Caltanissetta da grande” passa per la riqualificazione del Centro Storico, dalla Tangenziale Sud, la messa in sicurezza del costone Sant’Anna, creare nuovi servizi per una città che faccia da motore trainante del centro Sicilia e per finire la nostra peculiarità principale la valorizzazione di una città a dimensione umana. Ma ottimisti siamo anche quando diciamo che questo Consiglio Comunale può recuperare i quattro anni di consociativismo silente, redendolo pubblico e approvando deliberazioni con progetti per la rinascita e riscatto della nostra città. In attesa che a rompere questo stallo sarà una giovane e vera classe politica per la nostra città, mentre noi chiediamo all’Assessore Milazzo di riproporre per l’ennesima volta la perimetrazione del Centro Storico e nuovi progetti per questi quartieri, ricordandole che i progetti testimoniano la voglia del fare, le parole e le azioni mostrano la dignità della persona.