CALTANISSETTA – Un antro oscuro, sottoterra, fredde luci da neon e lapidi con una parete in cemento su cui una mano ignota ha scritto ‘Lampedusa’ e sotto un semplice numero. Poco più di sessanta persone, in maggioranza eritrei, silenziose con i fiori in mano, un clima angosciante di comune dolore: omaggio a chi è rimasto vittima dei propri sogni, inghiottito dal mare. L’unica luce che ha rischiarato cuori e anime è giunta quanto tutti i religiosi presenti hanno recitato il ‘Padre Nostro’ ognuno secondo la propria lingua e rito. Una cerimonia interreligiosa per rendere omaggio ai defunti alla quale ha preso parte l’Imam Islamico, Padre Paolo e Padre Michele della chiesa ortodossa nissena di via Re D’Italia e don Antonio Lo Vetere parroco di san Domenico. Il primo a iniziare l’Imam Musulmano, poi è stata fatta la preghiera secondo il rito ortodosso, poi in tigrino perché la maggior parte dei defunti erano eritrei ed infine la preghiera dei cattolici. Da segnalare la totale assenza delle autorità civili.
httpv://youtu.be/C_yNTsSgC58