PALERMO – “L’esigenza di reagire” dedicata a Peppino Impastato: in suo ricordo, il movimento civico spontaneo Officina93018, di Santa Caterina Villarmosa, propone una mostra fotografica con l’intento di ripercorre la sua vita, la sua attività e tenere vivo il suo esemplare impegno contro la mafia. La mostra è parte del programma della sesta edizione del “Festival della legalità” che si svolge presso la Villa Filippini di Palermo dal 30 settembre al 5 ottobre.
La legalità come una festa. Anzi, un festival. A Palermo il “Festival della Legalità” rappresenta un prestigioso evento in cui dibattiti, mostre, incontri, e spettacoli hanno un unico filo conduttore: la lotta alla mafia e alla criminalità organizzata. La prima edizione prese corpo nel 2008 e da lì in avanti ha visto la presenza di autorità istituzionali, testimonial della lotta alla mafia e alle criminalità diffuse, giornalisti, magistrati, attori, imprenditori, pittori, musicisti, esponenti delle forze dell’ordine, istituti scolastici, associazioni impegnate sul fronte della legalità e dell’antimafia e, coinvolgendo decine di migliaia di siciliani, ha focalizzato l’attenzione su accadimenti o su personaggi di spiccata importanza per la storia dell’antimafia e della legalità: il protagonista di questa edizione è Don Pino Puglisi, assassinato dalla mafia 20 anni fa.
Il Festival per l’elevato profilo culturale vanta il patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, della Regione Siciliana e dell’Università degli Studi di Palermo. Quest’anno, tra le tante iniziative, la manifestazione annovera ”La legalità in mostra” ovvero una sezione prevista per l’intera durata del Festival in cui saranno visitabili due mostre permanenti firmate da artisti siciliani che hanno scelto il linguaggio dell’arte per raccontare la storia della resistenza alla mafia.
Una tra questa è “L’esigenza di reagire” dedicata a Peppino Impastato: in suo ricordo, il movimento civico spontaneo Officina93018 propone una mostra fotografica con l’intento di ripercorre la sua vita, la sua attività e tenere vivo il suo esemplare impegno contro la mafia.
Per quasi una settimana, a Villa Filippina, il termine “legalità” emergerà a gran voce e con tutta la sua forza dirompente dal confronto tra chi la persegue tutti i giorni per scelta, dovere e professione, e chi necessita di essere istradato sulla via maestra: quella che rifiuta il sopruso mafioso.
I testimonial della 6^ edizione del Festival, tra i quali l’Officina93018, si confronteranno sul tema della giustizia e dell’educazione alla legalità e si rivolgeranno soprattutto ai giovani, rappresentanti di una terra vogliosa di riscatto ed orgogliosa della propria storia e cultura, per dimostrare loro che bastano piccoli gesti quotidiani per rifiutare le logiche mafiose, che attraverso il “no” risoluto alla criminalità organizzata e al suo codice d’omertà si può essere i principali artefici di un cambiamento epocale che muove dalla scuola e dalle piazze per divenire scelta di vita.