PALERMO – «Ho riletto in questi giorni i verbali di Confindustria dell’epoca e ho provato una profonda indignazione. Mi vergogno tuttora. Ma tanto è cambiato da allora: anche se c’e’ ancora molto lavoro da fare. Ma se la Confindustria siciliana ha intrapreso un percorso diverso, innovativo e rivoluzionario, lo si deve anche al valore di un uomo e di un imprenditore coraggioso come Libero Grassi». Lo ha detto Antonello Montante, presidente di Confindustria Sicilia, uno degli artefici assieme a Ivan Lo Bello, del nuovo corso intrapreso dall’associazione degli industriali siciiani. «Abbiamo cambiato lo Statuto -ha aggiunto- ed è prevista l’immediata espulsione per chi non denuncia immediatamente estorsioni da parte della mafia o è colluso con la criminalità organizzata. Da anni ormai stiamo al fianco di chi e’ per la legalità, la trasparenza».
A distanza di tanto tempo, Confindustria chiede scusa ai familiari. «Ho chiesto scusa alla famiglia Grassi – ha aggiunto Montante -. Ho letto i verbali di Confindustria dell’epoca e mi sono indignato e vergognato per l’atteggiamento che l’associazione degli industriali assunse nei confronti di Grassi». Montante ha infine ricordato che in qualità di presidente della Camera di commercio di Caltanissetta ha firmato la prima delibera in Italia per sostenere le imprese vessate dalle banche. «Un fenomeno – ha sottolineato – molto diffuso».
httpv://youtu.be/eaknmE4VBsc
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Bene, mi piace.
Libero, innammorato della vita, ci dice che non bisogna avere paura della morte.
Sono gli Uomini come lui che ci insegnano l'Amore e ci elevano dalla bassezza umana.