Guarino:”Ippolito esperto della comunicazione con metodi vergognosi”

Giovanni Guarino, presidente provinciale di Confcommercio Caltanissetta

CALTANISSETTA – Caro Giuseppe Ippolito, ho letto il tuo intervento, e voglio parteciparti la mia forte indignazione per le tue affermazioni.
Il clichè è sempre lo stesso, non cambia oramai da anni, sempre la stessa musica, lo stesso spartito, demolire ogni voce di dissenso che si opponga ad un gruppo di persone che, oramai da diversi anni, governano l’economia e la politica della nostra Sicilia.
Vorrei tentare una spiegazione delle tecniche comunicative da te usate.
1) Incutere nel lettore della tua lettera “PAURA, PREOCCUPAZIONE” per quanto è stato scritto dal tuo ipotetico avversario, che viene descritto come il portavoce di una strategia del male, come colui che “fa piacere a qualcuno caduto nella rete della giustizia nel recente passato”……….
2) Rappresentare il suddetto portavoce del male, come colui che si oppone ai Procuratori Generali, ai Prefetti, ai Presidenti del Senato, ai Ministri e magari anche al Presidente della Repubblica …
3) Esaltare il valore di Magistrati e degli uomini dello stato.
4) Produrre una serie di istruzioni per l’uso ed una elencazione di buoni comportamenti estratti dal manuale del “GIOVANE E SANO IMPRENDITORE” .
Complimenti Giuseppe, tecnica da vero PROFESSIONISTA DELLA COMUNICAZIONE.
Spero che nei prossimi giorni molti dei tuoi amici, possano complimentarsi con te.
Io invece non ti faccio i complimenti e ritengo invece i tuoi metodi a dir poco vergognosi.
Tra noi che interveniamo sui mezzi di informazione locali e i numerosissimi cittadini che ci postano il loro consenso sui social networks:
– Nessuno vuole interrompere i percorsi virtuosi tendenti all’affermazione dei principi di giustizia e legalità.
– Nessuno vuole delegittimare tutti gli uomini dello stato che ogni giorno, forse anche da tanti anni prima della apparizione di Crocetta, Montante, Cicero e Venturi, lavorano per l’affermazione della legalità ed a cui va il nostro profondo e sentito GRAZIE.
– Nessuno vuole difendere l’operato di faccendieri che sia ieri che oggi, approfittando di una fittissima rete di relazioni, perpetuano il profitto come unico scopo dell’attività economica senza pensare al valore sociale dell’impresa, ad un reale, solido e duraturo sviluppo del territorio e che spesso non considerano con la necessaria attenzione il valore etico delle proprie decisioni.
Molti tra coloro che dissentono hanno le caratteristiche del “BUON AMMINISTRATORE, DEL GIOVANE E SANO IMPRENDITORE” e non possono certamente essere rappresentati, come da te fatto in diverse occasioni, come GENI O PORTAVOCI DEL MALE
Pertanto Giuseppe, ti prego finiscila.
Pasquale Tornatore voleva semplicemente che sua Eccellenza il Sign. Prefetto, oltre che esaltare il valore di quanto fatto dai “GIOVANI E SANI IMPRENDITORI” li spronasse a fare di più in tema di sviluppo locale.
Certamente sua Eccellenza il Sign. Prefetto, meglio di noi conosce quanto sta accadendo, poiché ogni giorno è costretto a ricevere imprenditori che chiudono, lavoratori che perdono il posto di lavoro.
Certamente sua Eccellenza il Sign. Prefetto conosce meglio di noi i dati galoppanti della disoccupazione, le preoccupazioni di dirigenti degli Uffici Provinciali del Lavoro che qualche giorno fa hanno sollecitato l’attenzione sul futuro dei Cassa Integrati e di tutti quei lavoratori protetti, ancora per poco, dagli ammortizzatori sociali.
Certamente al Prefetto non sarà sfuggito l’aumento consistente dei suicidi per disperazione.
Certamente sua Eccellenza il Prefetto si preoccupa del futuro del nostro territorio e credo che anche ad Ella piacerebbe conoscere quel progetto complessivo di sviluppo, che da tanti anni attendiamo.
Certamente sua Eccellenza comprende che, se le direttrici dello sviluppo fossero legate alla sola ZONA FRANCA PER LA LEGALITA’, una deriva di tale ipotesi ci porterebbe ad un baratro economico definitivo.
Pasquale, come tanti in questi ultimi anni tra cui io, voleva sottolineare come ad oggi, la zona franca abbia prodotto, solo articoli di stampa.
Caro Giuseppe, basta ………; oltre che un “PROFESSIONISTA DELLA COMUNICAZIONE” avremmo bisogno di un “PROFESSIONISTA DELLO SVILUPPO” che ci venga a spiegare cosa intende fare per il nostro territorio.
Ti prego di cogliere le nostre sollecitazioni, non come le “OSCURE TRAME DI TANTI PROFESSIONISTI DEL MALE”, ne come coloro i quali “HANNO PERSO I LORO PRIVILEGI”, ma come cittadini, genitori, imprenditori che sono fortemente sfiduciati e preoccupati.
Apprezza lo sforzo di tanti che, anziché farsi attrarre dal grande nucleo elettromagnetico che questo nuovo gruppo di governo del potere rappresenta e che certamente qualche privilegio rischia di dispensarlo, ne vogliono essere lo spirito critico.
Con apprezzamento

IL PRESIDENTE PROVINCIALE DI CONFCOMMERCIO
GIOVANNI GUARINO

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  • Roberta, riporto di seguito un passo dell’articolo pubblicato su “La Sicilia” il giorno 08 dicembre 2012 dal titolo “Di Vincenzo pagava Cosa Nostra” sarebbe interessante che il sig. Guarino ed altri lo commentassero.

    “….Le dichiarazioni di Angelo Siino. I giudici non mancano di citare alcuni stralci delle dichiarazioni del pentito Angelo Siino, ovvero l’ex uomo di fiducia di Totò Riina incaricato di gestire il racket sugli appalti. In alcuni passaggi emergerebbe, secondo i giudici , il sistema di contatti tra imprenditoria, politica e mafia. Uno dei passaggi, a pagina 38 del provvedimento, è il seguente in cui Siino afferma: “Tutti i lavori dell’Asi avevano un unico vincitore, che era il signor Di Vincenzo anche perchè Umberto Cortese era un amico molto intimo suo e si dividevano la torta tra Bernardo Alaimo e Umberto Cortese (uomini politici del nisseno). I lavori venivano assegnati, diciamo la maggior parte, a Di Vincenzo con bandi e gare a cui ho contribuito… nel senso che ho fatto ritirare qualche impresa di Palermo ed ho fatto ritirare qualche personaggio che faceva riferimento a me e cose di questo genere…..”

    • Salve, si e interessantissimo questo articolo è il mio commento si ribadisce che dal 2010 cerco lavoro e a mezzo giorno, impossibilitato a mettere la pasta nella pentola, mi sazierò con questo interessantissimo articolo.

  • E’ curioso osservare come il Presidente provinciale della Confcommercio Guarino.. in tutti questi anni è stato in silenzio quando a Caltanissetta, per la prima volta, si stava sgretolando un vecchio sistema di potere e di connivenze…. Dalle sue esternazioni di difesa a Tornatore, sembrerebbe uno dei responsabili della congiura di quel silenzio assordante che lo ha contraddistinto in questi anni quando, Confindustria Caltanissetta avviò quell’opera di pulizia, all’interno della propria associazione, scagliandosi contro, con il sostegno dell’allora Sindaco di Gela Rosario Crocetta, un gruppo di potere molto forte in città e nel territorio siciliano. I poteri che allora gestivano, in maniera affaristico/mafiosa il territorio nisseno e siciliano erano molteplici. Come accertato dalle inchieste della magistratura ci sono responsabilità chiare in cui c'era di tutto e avvenne di tutto, in una brodaglia che vide coinvolti esponenti di primo piano dei partiti di allora, mafia e massoneria.
    Andiamo per ordine.
    La Magistratura, nel giugno del 2010 arrestò l’ing. Pietro Di Vincenzo con l’accusa, come viene riportato da Live Sicilia , Giovedì 24 Gennaio 2013 a firma di Riccardo Lo Verso, “di avere estorto denaro ai suoi dipendenti, costringendoli a restituire parte delle somme indicate nelle buste paga. Soldi che poi l'ex presidente dell'Ance avrebbe versato in alcuni libretti al portatore intestati ai lavoratori. Un modo per creare un contenitore di fondi neri. Di Vincenzo avrebbe pure, secondo la Procura, ceduto fittiziamente ad alcuni prestanome il ramo della sua azienda che si occupava dello smaltimento dei rifiuti. Uno stratagemma per evitare che lo Stato mettesse le mani sul suo patrimonio. L'ex presidente degli industriali era imputato pure della ricettazione del fonogramma della Guardia di Finanza in cui erano indicati i beni che dovevano essere sequestrati nel 2006. L'imprenditore ne sarebbe venuto in possesso un giorno prima che scattasse la misura di prevenzione. Di Vincenzo, pochi mesi dopo l'arresto, ha reso dichiarazioni ai pm nisseni a proposito dei finanziamenti dati a politici, in trent'anni di attività imprenditoriale al centro degli affari pubblici……….Ha subito anche la confisca di beni per 280 milioni di euro. Il provvedimento è stato confermato in secondo grado da un'altra Corte d'Appello nissena e riguarda una sfilza di immobili e partecipazioni societarie. Alla base della misura patrimoniale la presunta vicinanza di Di Vincenzo con Angelo Siino, il cosiddetto ministro dei Lavori pubblici di Cosa nostra. Grazie alle sue collusioni con Cosa nostra avrebbe ingrossato il suo patrimonio”.
    Oppure le tante inchieste della Magistratura scaturite dalle denunce fatte dal Commissario dell’IRSAP Alfonso Cicero ampiamente riportate dal Giornale di Sicilia di Mercoledì 31 Ottobre 2012 dal titolo “Perquisizioni e sequestri di atti all’ASI di Caltanissetta ex vertici sotto inchiesta per abuso” – “Guardia di Finanza _ gli inquirenti stanno passando al setaccio le graduatorie formulate fino al 2007 per l’assegnazione delle aree alle aziende” - che vedavano tra gli altri “al centro del dossier l’ex Presidente del Consorzio Asi di Caltanissetta Umberto Cortese, il vice Presidente Salvatore Mistretta, il Direttore Generale del Consorzio nisseno Salvatore Iacuzzo.
    O il dossier, “una corposa indagine investigativa curata dall’arma dei carabinieri scaturita dalle denunce dello stesso Cicero sulla gestione del Consorzio ASI di Enna riportate sul settimanale centonove del 13 maggio 2011 dal titolo” Fondi pubblici Occhio al Comitato – Truffe e scambio di voti si indaga sui connubi politici” a firma della giornalista Alida Amico. Come riportato “Uno dei filoni dell’inchiesta, anch’esso correlato da intercettazioni telefoniche ed ambientali, riguarderebbe la gestione dell’Asi di Enna, durante la presidenza di Gaetano Rabbito. In una delle tante riunioni nello studio del commercialista ennese, alla presenza dell’ex direttore Mario Alloro, il senatore del PD, Mirello Crisafulli, sarebbe stato intercettato mentre detta una serie di potenziali aggiudicatari degli incarichi.
    L’articolo pubblicato da il Fatto Quotidiano del venerdì 11 Gennaio 2013 dal titolo “METODO CRISAFULLI: BUSTE E APPALTI “COME UNA CUPOLA” GLI ACCORDI PER GLI INCARICHI ALL’AREA INDUSTRIALE DI ENNA
    OGGI IL FATTO svela la terza puntata: un video, anche questo filmato dai Carabinieri nell’ottobre 2006, nel quale si parla di appalti e incarichi dell'ASI di Enna, l’Area di Sviluppo Industriale guidata dal solito professore Gaetano Rabbito, l’uomo intercettato mentre chiede agli imprenditori soldi per la campagna di Crisafulli del 2006. I Carabinieri ipotizzano nell’informativa episodi di voto di scambio e di turbativa d’asta. La Procura di Enna però non ha mai assecondato la preghiera dei militari di chiedere gli arresti per Mirello Crisafulli e il suo amico Rabbito e ha archiviato tutto. A prescindere dall’esito penale però anche la terza puntata del film di Mirello merita di essere raccontata a partire dal suo coprotagonista: Gaetano Rabbito detto Tano. Scrivono i Carabinieri nel 2008 al pm Marcello Cozzolino che Rabbito “come uomo politico e presidente dell'Area di Sviluppo Industriale mantiene nelle sue mani il controllo pressoché totale di tutto il polo industriale del Dittaino. Egli durante le campagne elettorali chiede e ottiene i contributi elettorali dai vari imprenditori ennesi alla causa del partito dei Ds. Sarà poi egli stesso che provvederà personalmente alla ridistribuzione degli appalti e delle varie forme di finanziamento pubblico su input dello stesso Crisafulli, dell'Onorevole Salvatore Termine (consigliere regionale del Pd, ndr)”. Il 17 luglio 2006 Crisafulli chiama Rabbito e gli chiede notizia di “quegli incarichi professionali”. Gli importi degli incarichi di progettazione dell’ASI non sono enormi: la base d’asta va dagli 80 ai 160 mila euro. I termini del bando scadono il 2 ottobre. Il 7 ottobre avviene “la conversazione più espressiva”, videoregistrata nel solito studio del professor Rabbito. Ecco la descrizione dei Carabinieri: “Si siedono intorno al tavolo I'Onorevole Vladimiro Crisafulli, l'Avvocato Mario Alloro (corpulento amico di Crisafulli, poi eletto deputato regionale del Pd e divenuto famoso perché voleva picchiare l’oppositore interno al Pd, Giuseppe Arnone nel 2011, ndr), il professor Rabbito più altri due uomini, e parlano delle offerte pervenute per la gara di assegnazione degli incarichi professionali e nel contempo analizzano dei documenti (presumibilmente le offerte stesse). Gli interlocutori – proseguono i carabinieri – individuano i criteri da seguire nello svolgimento del bando ed elencano una serie di nomi di professionisti partecipanti all'appalto”. Ovviamente Mirello Crisafulli non ha alcun ruolo ufficiale nell’ASI, ma il senatore ha una certa dimestichezza a considerarsi una “stazione appaltante” sui generis. Già nel 2001 quando parlava con il boss Bevilacqua disse: “Quell’appalto ai fratelli Gulino l’ho dato io perché erano gli unici in grado di farlo”. Nel video dell’ottobre 2006 va oltre. Secondo i Carabinieri, “i tre interlocutori (tutti del Pd) parlano di aprire le buste... poi I'Onorevole Crisafulli comincia a dettare una serie di nomi dei potenziali aggiudicatari degli incarichi: Minacapilli; Giovanni Angioletta; Maurizio; Bosco-Rendo; Costa; Tripi; Grecuzzo; Laganà; Scravaglieri di Catenanuova”. La lista degli architetti, insomma, la detta il senatore. I Carabinieri annotano: “Effettivamente nel raggruppamento temporaneo di imprese aggiudicatario dell'appalto bandito dall’ASI di Enna per il servizio idrico e la rete fognante, figurano i nominativi dell'Ing. Camillo Bosco e dell'Ing. Paolo Carmelo Scravaglieri”. L'UOMO CHIAVE del sistema Crisafulli, secondo i Carabinieri, è Gaetano Rabbito, commercialista di 72 anni che dice al Fatto “ho raccolto soldi per le campagne elettorali di Crisafulli già due volte e una volta per il deputato regionale Termine. Chiamo gli imprenditori amici e gli chiedo di versare soldi per il mio amico Crisafulli. Certamente anche stavolta gli darò una mano”. Un giorno nel suo studio viene intercettata un’amica di Rabbito che lavora alla Multiservizi di Enna ed è disgustata dal sistema Crisafulli: “Io dico che non è solo Mirello, la vostra è una Cupola. Mirello può essere il vertice però è formata da tutta la cupola perché certo lui da solo si sgonfia... non a caso, Cocuzza all'ATO messi da lui, la Multiservizi, sono tutti questi carrozzoni che veramente sono a delinquere. Io se avessi la forza è la possibilità io andrei in televisione e li sputtanerei tutte queste cose perché viene il vomito, a Repor t ci devo scrivere”. Rabbito replica: “Non ti vergogni?”.
    Oppure l’inchiesta, come riportata dal quotidiano La Sicilia edizione Agrigento di martedì 16 Luglio 2013 dal titolo “Sperperi al consorzio ASI – Procura notifica 11 Avvisi – sotto indagine ex presidente, ex comitato direttivo e dirigenti – A una svolta gli accertamenti della finanza a cui la Procura ha delegato gli interrogatori – Indagato tra gli altri anche l’ex vertice del Consorzio l’avv. Stefano Catuara.
    Dove era il Presidente provinciale della Confcommercio Guarino? Mai una parola, una presa di posizione al marciume che sta venendo a galla. Come mai questo “livore” nei confronti del Presidente Crocetta, del Presidente Montante e del Commissario Cicero?

    • Come al solito pur di difendere l'indifendibile si tirano in ballo argomenti che tendono a sviare , ed offuscare quello che era il nocciolo della discussione. Sig. Roberta ed in seguito Sig. Umberto, , i vostri commenti con relativi " poemi " e riporti di ritagli di giornali, di pezzi interrogatori , ecct..non c'entrano nulla con quando scritto sia da Tornatore che da Guarino . La discussione era iperniata sulla progettazione economica , sulla richiesta di chiarimenti delle varie azioni di sviluppo progettate dal assessorato attività produttive , o su quelle mai realizzate , sulla mancanza di condivisione delle scelte con le altre categorie produttive, su cosa di pratico per tutti i cittadini vuole fare questa associazione " elitaria" che ormai agisce come un partito della vecchia Republica con tanto di galoppini e clienti . Dai vostri scritti sembra quasi che Confindustria e il commissario straordinario , si siano sostituiti alla magistratura , mi sembra un po' esagerato, non è il loro compito , ne ne hanno le competenze , ed anche su questo argomento che bisognerebbe riflettere , chi autorizza questi signori ad additare come " mafiosi " chi non la pensa o contraddice il loro pensiero ? Loro non sono i depositari di tutte le verità , anzi qualcuno dovrebbe rividere il film della sua vita, il suo trasformismo , la non coerenza di idee. Ribadisco, su quello che molti esponenti di Confindustria dichiarano ogni volta che vengono contraddetti ( copione sembre uguale detto mille volte) , possiamo essere tutti d'accordo , SIAMO TUTTI CONTRO LA MAFIA , ma da Confindustria & C. ora vogliamo risposte operative non chiacchiere.

    • Mi piace questa microstoria dettagliata della Sig.ra Roberta.
      Però io mi chiedo:
      - Se la Signora Roberta sta cambiando qualche favore a qualcuno?
      - Se la Signora Roberta sta cercando lavoro?
      Cara Nissena cerchi di essere molto obiettiva perché le voglio sottolineare;
      che questo livore o meglio invidia-rancore e di tutti le persone che vivono in questa città e non trovano lavoro ma che anno la speranza che queste persone, da anni, sono al potere e ora scoprono del marciume, e ... perdono solo tempo. A proposito prima che lo dimentichi penso che questo signor Guarino nella sua qualità è il presidente di una Associazione non di una Istituzione, non voglio difenderlo ma e meglio dirlo che se nella nostra città c'è un pizzico dignità nel vuoto a perdere, è perché il volontariato riesce a fare qualche cosa, mentre le persone che vengono pagate dignitosamente bene si girano i pollici o scoprono marciume.

    • Gent.ma Roberta,

      Innanzi tutto mi permetta di non condividere la scelta di non pubblicare per intero il proprio nome e cognome. Tale comportamento, in uso da parte di molte persone, non rispetta l'interlocutore e rappresenta un sentimento di limitazione delle proprie libertà che, in ragione dell'opera di pulizia compiuta in questi anni, non deve esistere.
      Respingo le accuse di silenzio, lei certamente sarà giovane e pertanto non conosce interamente la storia di Caltanissetta.
      Per quanto fatto dal 1994 al 1999 la rimando al mio intervento pubblicato in replica alla dott. Bonura.
      Per quanto riguarda gli ultimi anni, oltre che a svolgere onestamente il mio lavoro di dirigente di una impresa privata, l'unico stipendio percepito sino al dicembre del 2012 mi è stato riconosciuto da questa azienda, mi è stato affidato il compito di rappresentare i commercianti della provincia di Caltanissetta.
      Per la mia attività di Presidente di Confcommercio, nè in modo diretto nè ottenendo incarichi a qualsiasi titolo e di nessun genere, ho mai ricevuto denaro, anzi.....
      Per la mia attività di Consigliere nazionale della Confcommercio, percepisco un rimborso delle spese.
      Ho sempre sostenuto, ringraziato ed approvato nei miei numerosi interventi sulla stampa locale, il lavoro della Magistratura e di tutti gli Organi dello Stato impegnati nella lotta al crimine organizzato.
      A loro, unici protagonisti dei successi ottenuti, deve andare il ringraziamento di tutti noi.
      Probabilmente ella non avrà attenzionato gli articoli del Presidente della Confcommercio, confusa dai titoloni a quattro colonne riservati ad altri.
      Condivido il suo apprezzamento per l'opera di denuncia svolta dal dott. Cicero, sebbene la ricomprendo tra le normali attività che un dipendente, sebbene dirigente, attento, puntiglioso ed onesto deve avere.
      Potrei farle diversi esempi di dirigenti dello stato che hanno pagato con la loro vita la loro correttezza.
      Molti di questi, uccisi senza avvertimento, non godevano di alcuna scorta.
      Il malaffare, la corruttela e la presenza nelle attività pubbliche della criminalità organizzata rappresenta la più grave limitazione alla libertà di impresa e forse proprio per questo molte aziende decidono di abbandonare il settore delle forniture per appalto pubblico.
      Ho sempre sollecitato e ho proposto, spesso non ascoltato, progetti di sviluppo, convinto che il benessere dei cittadini e delle imprese di un territorio lo liberi anche da tante schiavitù.
      Forse qualche cosa non sarò riuscito a farla al meglio, e di questo mi scuso.
      Ringrazio comunque i miei colleghi imprenditori commerciali che alcuni mesi fà, mi hanno rieletto alla guida della Confcommercio nissena.
      Spero di aver liberato il suo pensiero dai dubbi espressi.

      GUARINO GIOVANNI

    • Gent.ma Roberta,
      Sono costretto ad intervenire nuovamente dopo aver riletto con attenzione il suo intervento e precisamente vorrei commentare il passo dove lei asserisce che “Il sig. Tornatore, il sig. Guarino praticavano il gioco del silenzio”. Comprendo che probabilmente la sua giovane etá non le consente di ricordare che il sottoscritto è stato consigliere comunale di una lista civica di Centro Sinistra, il PATTO PER LA CITTÁ, ed Insieme ai colleghi ed amici, MICHELE ABBATE, ANGELO LO MAGLIO, ETTORE GAROZZO, LAURA CORSO, DINO PERRICONE, FERDINANDO ROVELLO, GAETANO SAPIA, ANDREA LONGO in quegli anni dal 1994 al 1999, avevo compiuto appena 30 anni, votavamo:
      1) La richiesta che la gara di appalto per la gestione dei rifiuti venisse affidata per gara di appalto.
      2) Istituivamo una commissione di inchiesta sull’operato della NISSENA GAS SPA.
      3) Il nuovo piano regolatore della città che per la prima volta vedeva interventi strutturali nel centro storico, con l’adozione di tre modelli di intervento in tre quartieri storici.
      4) Ci opponevamo a tanti progetti edilizi speculativi.
      5) E tante altre scelte di rottura con il passato.
      A tarda notte, dopo i consigli comunali, tornavo a casa a piedi, abitando nel centro storico, e non potendo usufruire ne di scorta ne di auto blu, non essendo incappato in teste di capretto mozzate o teschi lanciati davanti casa, ne di trolley particolari, mi dovevo tenere la mia paura.
      Forse gentile dottoressa quello fu il primo vero movimento di opposizione a Caltanissetta e quelle scelte segnarono il passo alla vittoria di Michele a Sindaco e poi di Messana.
      Certo il modo di operare non è quello di usare il MEGAFONO per dire, ma certamente non si può dire che sia mancato il fare e comunque nel nostro caso il MEGAFONO avrebbe diffuso notizie vere anzicchè tutte le sciocchezze che sto leggendo in questi giorni.
      Pasquale sarà in grado, se lo vuole, di replicare io lo ricordo sempre vicino a queste idee.

  • Giovanni scusa, uso il blog stimolato dal Tuo intervento, per evidenziare una cosa.
    Ho notato nelle ultime ore, sull'argomento trattato da Pasquale Tornatore il posizionamente di due forze politiche, una è "ICS" e l'altra è "Il Megafono".
    Penso di astenermi da ogni commento proprio per evitare trumentalizzazioni, occorre innescare i processi positivi auspicati e non assumere posizioni politiche scontate finalizzate a raggiungere l'obiettivo elettorale.

    • Caro Roberto,
      Non dobbiamo avere paura che ci siano posizioni di parte.
      Ti invito a leggere il mio intervento sull'intervento della Dott. Bonura. A chi continua ad attaccare me, Pasquale ed altri circa il nostro essere rappresentanti del "MALE OSCURO DELLA FORZA" dobbiamo rispondere con l'invito al confronto, affinchė ci venga spiegato verso dove stiamo andando.
      Ė da anni che cerco di ottenere da Montante, Venturi ed oggi mi piacerebbe da Crocetta un confronto sui contenuti. Purtroppo il protagonismo mediatico non si sposa bene con la capacità di contenuto.
      Dopotutto noi cittadini nisseni, molti di questi uomini li conosciamo bene, questo bisogna comprendere non ė consentito ad uomini dello stato che magari vengono da lontano.
      Mi auguro sinceramente che Sua Eccellenza il Prefetto possa farsi portavoce di una esigenza dei cittanini nisseni, comprendere il nostro futuro. Certamente Sua Eccellenza, per intervenire in tal modo sulla stampa a sostegno di Crocetta e Montante avrà delle informazioni che noi non abbiamo e sarà a conoscenza di alcune informazioni circa immediate iniziative che possono cambiare radicalmente la nostra condizione economica e sociale.
      INSISTERE FORTEMENTE CON QUESTA RICHIESTA RICHIESTA SPERO POSSA TOGLIERE OGNI DUBBIO DI FAZIOSITA' A COLORO I QUALI OGGI CI ATTACCANO.
      Grazie comunque a tutti quanti hanno apprezzato il mio intervento, anche se gradirei che tali apprezzamenti non venissero resi pubblici.

      • Si Giovanni, ho letto il Tuo commento e devo dire che concordo in pieno, l'impegno politico deve essere orientato esclusivamente al bene comune e deve essere fatto senza azioni eclatanti e con spirito di servizio.

      • Giovanni concordo pienamente, ma il mio post non è un'espressione di paura ma soltanto l'espressione della opportunità di tenere l'argomento fuori dai giochi pre elettorali.

  • La cosa che indigna di più è il sapere che le esternazioni dell'Ippolito sono solo il frutto di una difesa di posizioni precostituite e legate solo all'appartenenza ad una lobby che ha, come strumento di aggregazione, lo strumento degli incarichi e delle prebende, anche a personaggi di dubbia capacità professionale, e che servono a creare il consenso fine a se stesso e non legato a risultati e strategie. Mi spiace ripetere un termine anche troppo abusato, ma i Professionisti della legalità e della Antimafia hanno gettato la maschera e non possono pensare che il "pensiero unico" che cercano di creare non abbia dissenso!!! devono capire che ci sono persone che perseguono ideali e non sono disponibili a farsi "comprare" con qualche incaricuccio o prebende varie!!! L'indignazione vera deve essere quella di vederci propinare Personaggi di dubbia preparazione e professionalità e messi in posti chiave solo per garantire la casta di Confindustria!!! Basta e bravo a Giovanni Guarino, la tua battaglia sarà anche quella di tanti onesti cittadini che stanno sempre più prendendo coscienza che siamo nelle mani di una lobby che fà impallidire anche il più becero Cuffarismo!!!

  • Condividiamo !!!!
    I toni comunque devono essere abbassati !
    E , Lei , che sappiamo essere persona seria e moderata , con chi magari condivide le Sue posizioni , legittimamente , informarmi e discuta con la cittadinanza ed eviti di scendere in campi dove vogliono Lei scenda ! Si faccia invece promotore di una proposta alternativa valida !!
    I nisseni , ma Lei lo sà , non sono così stupidi come qualcuno crede siano , hanno solo bisogno di tempo !
    Di tempo oramai ne è passato tanto e , stimiamo , sia arrivato quello di intervenire attraverso gli strumenti che la Democrazia ci offre .
    Penso condivida con Noi , che a Caltanissetta , tutto è divenuto un emergenza !
    Bisogna quindi , unire gli sforzi , affinchè , si realizzi un nuovo progetto per questa città , magari con l'ausilio di chi la AMA VERAMENTE!!
    La gente chiede FATTI!!!
    Quindi ci scusi se ci sentiamo di dirle che , magari sarebbe più opportuno allontanarsi , si fa per dire , dalle bacheche dei mass media e andare invece tra la gente . Bisogna percepire e sentire cosa chiedono , cosa vogliono , quali sono le loro preoccupazioni e le loro proposte, e chiedere la loro partecipazione attiva ; se vuole facciamolo insieme !
    Noi staremo e siamo dalla loro parte e Lei che ci conosce , sà che da anni stiamo in mezzo alla gente , senza aver mai chiesto nulla in cambio o avere ottenuto qualcosa , magari avendo solo portato un cenno di speranza Cristiana a chi , in questo momento , le speranze le ha perse o stà per perderle !
    FARE,FARE,FARE !!!! e se questo è il motto di chi vuole cambiare le regole di questa terra , ci troverà al Suo fianco !

  • Complimenti al Sig. Guarino e sicuramente un incontro di tutte le forze imprenditoriali che lavorano veramente non sarebbe male, anzi...
    Non abbiamo bisogno di chi racconta favole e racconti vari, o di persone che occupano poltrone senza meritarle. Questa è la vera vergogna. Questo è il solito vero problema. Alla faccia della legalità...

  • Come ho scritto sul blog scatenato dall'intervento di Peppe Ippolito, sembra strano, ma concordo anche su parecchie posizioni assunte da Giovanni Guarino.
    Chi si è chiamato dentro il dibattito ha assunto posizioni differenziate, con atteggiamenti pieni di livore, forse in alcuni casi è meglio dire una parola in meno che una parola in più, ma che hanno sicuramente come unico obiettivo la crescita della nostra società.
    Vi faccio una proposta, visto che sicuramente lo sviluppo del nostro tettitorio è un obiettivo comune, troviamo le giuste sinergie per remare tutti nella stessa direzione.

    • Caro Roberto, per remare nella stessa direzione bisogna avere gli stessi obiettivi. Tu ritieni che gli obiettivi siano gli stessi? Se ritieni sia così, possiamo invitare sua Eccellenza il Sign. Prefetto a farsi protagonista dell'organizzazione di un dibattito circa le ipotesi di sviluppo del nostro territorio.

      • Caro Giovanni, gli obiettivi devono per forza essere comuni se si vuole salvare questo territorio, occorre operare tutti quanti per salvaguardare il "bene comune", che vista la situazione finanziaria generale e l'unico bene "sicuro" che ci è rimasto.
        La Tua proposta è sicuramente condivisibile, anche perchè il Prefetto rappresenta ancora lo Stato e non è un semplice dirigente di un ufficio decentrato. Il dialogo sta alla base di qualsiasi crescita e ritengo che in questo caso sia necessario, le contrapposizioni invece provocano irreparabili fratture sociali che, a lungo andare, non si possono più sanare.

  • Io del signor Ippolito ho letto il suo curriculu-vitae (pubblico sul web) e devo dire che gli incarichi ricevuti da Assindustria e Assessorati non si contano... ho dovuto smettere, avrei perso troppo tempo a leggerlo tutto. Per cui, caro signor Ippolito, ammesso che abbia delle ragioni scendere in difesa del proprio datore di lavoro è comunque amorale e in malafede.

  • Per tutti questo è nei loro programma chi osa contrastarli viene bollato come sodale della mafia

  • una cosa è certa.....questo signor Ippolito ha fatto un colossale autogol, tipico delle persone convinte che il prossimo abbia il paraocchi e che la gente non sia in grado di intendere e volere...abbiamo capito che qualche scheletrino nell'armadio c'è, che chi predica bene spesso razzola male, e che a volte si difendono le persone solo ed esclusivamente per mero tornacontismo.....è andata male, non ha certo fatto un favore a nessuno con quell'articolo, anzi....ha solo aumentato il malumore e la rabbia della gente che mal tollera chi occupa determinate cariche senza averne alcun merito....un consiglio, non difenda nessuno, non ne ha le capacità ne la competenza...il suo sapeva solo di ruffianesimo di settima categoria!!!

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