Il punto forte de “La parada de l’amor” è, strano ma vero, la vicinanza della struttura ad una solfatara. I vapori sulfurei che vi si respirano, infatti, costituirebbe una sorta di “Viagra naturale”. Il perché lo spiegano i stessi gestori: “Alcuni studi scientifici asseriscono che l’acido solfidrico (H2S), un gas comune nei dintorni della solfatara, sarebbe in grado di aiutare gli uomini con problemi di erezione. In Italia esistono solo altri due parchi “a tema” analoghi, a Crema e a Bari, ma solo noi abbiamo questa particolarità”. Daniele Casaletta ha poi aggiunto: “Il parco è aperto a tutti: fidanzatini teenagers, coppie di fatto, etero o gay, persone che semplicemente vogliano discutere in privato. Troppo a lungo le cronache locali hanno riportato rapine o aggressioni alle coppiette appartate per strada”.
L’inaugurazione de “La parada de l’amor” non è stata però accolta positivamente dal sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia. Il primo cittadino ha infatti dichiarato: “La realizzazione sul territorio comunale di un «parco dell’amore» o strutture simili non è mai stata autorizzata da nessuno. In ogni caso ho disposto immediati accertamenti con gli uffici comunali competenti in modo da fare luce su tutti gli eventuali passaggi burocratici che sarebbero stati fatti e siamo pronti anche ad intervenire in forma di autotutela. I rappresentanti di questo fantomatico parco dell’amore dovranno rendere conto al Comune e all’intera cittadinanza, spiegando bene quale autorizzazione abbiano presentato”.
“Sono fatti che ci amareggiano, sono iniziative lontane dalla nostra etica”, ha invece dichiarato all’agenzia Asca il vescovo di Pozzuoli Gennaro Pascarella. “Avremmo bisogno d’ altro, non di cose come questa”, ha concluso il religioso.
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Continuate così, bravi!
Probabilmente il vescovo farebbe meglio a sentirsi amareggiato per i tanti casi di preti pedofili venuti a galla negli ultimi tempi, e non giudicando negativamente un'iniziativa che dovrebbe preservare l'incolumità delle coppie che hanno bisogno di un luogo sicuro dove potersi appartare, senza il rischio di essere aggredite da malintenzionati.