Salute

Gettone di presenza, la verità dei 16 consiglieri. Ecco il documento letto in conferenza stampa

Redazione

Gettone di presenza, la verità dei 16 consiglieri. Ecco il documento letto in conferenza stampa

Ven, 12/04/2013 - 14:41

Condividi su:

CALTANISSETTA – Si è tenuta questa mattina, nella sala riunioni della Presidenza del Consiglio Comunale di Palazzo del Carmine, la conferenza stampa convocata dai consiglieri comunali Sergio Averna, Massimiliano Turco, Lorenzo Tricoli, Antonio Favata, Calogero Adornetto, Alfredo Fiaccabrino, Giuseppe Territo, Calogero Rinaldi, Giorgio Middione, Adriana Ricotta, Davide Campisi, Riccardo Rizza, Gianluca Bruzzaniti, Michelangelo Lovetere, Oscar Aiello e Ilario Falzone, gli stessi che mercoledì scorso hanno ripresentato una proposta di delibera sulla riduzione del gettone di presenza ma che prima ne avevano bocciata un’altra.

All’incontro con i giornalisti, il consigliere Giuseppe Territo ha letto un documento, che di seguito si riporta integralmente, a nome di tutti i firmatari della proposta di delibera:

I recenti fatti riguardanti i gettoni di presenza del C.C. di Caltanissetta hanno dato una visione negativa del Consiglio e dell’Amministrazione comunale all’esterno e, cosa ancora più brutta, che la notizia è stata offerta in pasto all’opinione pubblica cittadina, regionale e nazionale in maniera difforme dal punto di vista temporale, di come si sono svolti i fatti, per la ricerca della notizia. A Milano, Torino o Palermo, la notizia è che a Caltanissetta i consiglieri non si sono ridotti il gettone di presenza. Questa è la “notizia” non vanno a vedere il consigliere Tizio o Caio, tranne che nella nostra cittadina dove nei net work e facebook si sono scatenati giustamente a seguito della notizia. Cittadini che, utilizzando i nick name per la maggior parte, quindi anonimi, hanno creato legittimamente un pantano non avendo contezza di quanto è accaduto nella seduta di Consiglio comunale di quel giorno e di quanto si è stato, poco attenti a colleghi consiglieri, cui si era data fiducia in un regime di collaborazione che l’attività istituzionale della Città impone, per la proposta di delibera in questione. L’opera di alcuni consiglieri comunali e di qualche rappresentante di partito che, forse, aspirano a qualche sottogoverno regionale è riuscita, considerandola cosa buona e giusta, mettendo in cattiva luce il Consiglio comunale ma cosa più brutta la Città. Sull’argomento in questione, così serio e impegnativo, si sono fatte riunioni di natura politica anche con rappresentanti autorevoli, come qualche segretario cittadino di partito, che ha partecipato all’ultimo incontro, e che in linea di massima si erano trovati dei punti su cui confrontarsi e convergere, tant’è che la continuazione della discussione è proseguita in una nota pizzeria della città. Se non ci avessero ostacolato nella presentazione del documento, in parte condiviso, alla presidenza, durante il Consiglio comunale, avremmo avuto tempo e modo per dare un apporto che andava ben oltre a che prevedeva la delibera. Se qualche consigliere frettoloso non avesse avuto la fregola della visibilità sui giornali, avremmo fatto un buon lavoro. Comprendo vi sono tanti SE.

Questo per dare un quadro inedito di come, qualche giorno prima, era il clima; Ma ora siamo qua’ e dobbiamo fare ammenda per quello che è successo e fornire il contributo che siamo chiamati a dare senza scendere a confronti inutili e infruttuosi.

Fatta questa premessa, come comunicato, si è provveduto a formulare, se non copiare, quello che era l’emendamento in una proposta di delibera già consegnata alla Presidenza del consiglio che ha provveduto ad inviarla alle commissioni Consiliari permanenti, per farla discutere venerdì p.v. in Consiglio comunale.

E’ indubbio che l’argomento della riduzione dei costi della politica sia un tema molto penetrante, che sta impegnando e coinvolgendo la nazione e tutto il mondo politico per la situazione economica del Paese e molto di più per i Cittadini che si trovano in condizioni di disagio sociale per il mancato riconoscimento dei diritti fondamentali della costituzione. La parte che andiamo ad esaminare è solo una parte di uno spaccato dei costi della politica che ha importanza proporzionale e che induce indubbiamente a fare un urgente riesame sulle norme che disciplinano la materia, poiché la normativa nazionale (L. 267/2000) e regionale, nel nostro caso, riconosce al Cittadino eletto di turno uno status giuridico previsto dalle norme sull’ordinamento degli enti locali Legge regionale 23/12/2000 n.30 (Testo coordinato con la L. R. 16 / 12/ 2008 n. 22). Si ritiene l’utilità di sensibilizzare, nel nostro caso il Governo regionale, a valutare l’opportunità di intervenire sul “ Titolo II capo II” dove è contemplata “La disciplina dello status degli amministratori” della Legge regionale n°30/2000, andando a rivedere gli articoli che ordinano la parte riguardante: 1)aspettative; 2) indennità e gettoni; 3) permessi e licenze, rimborso e spese di viaggio; e non per ultimo,4) oneri previdenziali, assistenziali e assicurativi e disposizioni fiscali e assicurativi. Quanto sopra elencato, è degno di attenzione perché se è pur vero che l’ultima rivisitazione della L.30/2000 è stata fatta nel 2008, è pur vero che da quella data sono accaduti fatti nazionali e regionali che impongono attenzione e nuove soluzioni normative d’intervento, che possano limitare gli abusi e regolarne gli usi.

Questo in sintesi è il contributo che si aveva intenzione e si vuole rappresentare alla Città, dopo l’approvazione della delibera sulla riduzione dei gettoni di presenza, alla luce di tutto il tortuoso percorso che ha avuto. In altri tempi e in condizioni diverse ci sarebbe stata solo una riunione con un foglio di adesione, dove apporre la firma su un importo x e un rapido passaggio in Cons. comunale per l’approvazione.