Salute

Economia e livelli occupazionali in Sicilia, Pasqualetto(UIL):”Situazione grave, confronto urgente con il governo regionale”

Redazione

Economia e livelli occupazionali in Sicilia, Pasqualetto(UIL):”Situazione grave, confronto urgente con il governo regionale”

Mer, 17/04/2013 - 16:04

Condividi su:

Salvatore Pasqualetto

CALTANISSETTA – Il Consiglio Confederale presieduto dal Segretario Generale della UIL Sicilia, Claudio Barone, ha affrontato i temi di rilevanza sociale, alla luce delle tante difficoltà registrate nella realtà siciliana e sulle questioni nazionali. La condizione lavorativa vissuta in tutto il territorio regionale è stato il luogo principe del dibattito che partendo dalle giornate lavorative agli operai forestali e all’importanza che si dà al reperimento delle somme necessarie per l’avvio nei cantieri di lavoro, arriva al rinnovo dei contratti per il personale precario in servizio presso le istituzioni degli Enti locali in Sicilia, che nonostante si avviano a scadenza (30 aprile), non si riesce a fornire una concreta risposta alla prosecuzione del rapporto. L’abolizione delle Province non può essere affidata ad un articolo di legge, deve diventare argomento di un pubblico confronto capace di coinvolgere quante più rappresentanze possibili, attesa la valenza sociale e istituzionale dell’argomento e considerato che in Sicilia si dovranno ricollocare 5.571 unità lavorative di ruolo e a tempo indeterminato, oltre al personale precario e al personale dipendente della società in house. Per non parlare della possibile perdita di quanto esistente in ogni realtà provinciale: Carabinieri, Guardia di Finanza, Questura, Soprintendenza, Genio Civile, Prefettura, Agenzia delle Entrate e Territorio, Commissioni Tributarie, ecc. Si percepisce il serio rischio che siffatta decisione, possa mettere in pericolo anche la Corte di Appello di Caltanissetta e gli Uffici Giudiziari ad essa connessi.
Il Consiglio si è molto soffermato sull’argomento, convinti che il Presidente della Regione saprà definire le linee guida per chiarire ciò che oggi si mostra offuscato e nebuloso, certi che non dovranno modificarsi gli equilibri territoriali, se non si vuole sconvolgere l’assetto istituzionale del territorio e far venir meno le condizioni acchè Province quali Caltanissetta, Enna e Ragusa, non perdano la condizione di città capoluogo.
Capitolo a parte, è il settore della formazione professionale, dove non si riesce a stabilizzare un quadro di comportamenti che imponga strategie mirate a dare certezza ai tanti lavoratori e lavoratrici che operano nel settore, di poter continuare nella loro attività e contestualmente percepire il salario. La riforma del settore oramai non è più rinviabile e il Governo Regionale dovrà stabilire il percorso definitivo idoneo a definire un quadro di riferimenti duraturi.
Il mancato rinnovo contrattuale dei pubblici dipendenti, crediamo sia stato uno dei fattori di freno per i consumi e per il rilancio dell’economia, da ciò la convinzione che bisogna chiedere al nuovo Governo nazionale che il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici dovrà trovare le risorse per immettere nella società una liquidità che aiuti il sistema ad uscire dalla crisi e ad alimentare i consumi interni. Così dicasi per le pensioni al minimo e quelle al di sotto delle 500 euro. Se non si vogliono alimentare nuove soglie di povertà, dovranno trovarsi nuovi sistemi che aiutano la società e le persone ad uscire dalle gravi difficoltà di sopravvivenza e accompagnarli verso una condizione di vita dignitosa.
L’impianto satellitare degli americani a Niscemi, non può essere una semplice installazione di antenna di cui non conosciamo gli effetti sulla salute e sul territorio, deve diventare un’occasione per un serio confronto anche con le istituzioni del comprensorio e quelle americane, dove si possano intravedere oltre ai benefici, gli effetti di un impianto che non dovrà mettere a rischio la salute dei cittadini e dovrà portare benessere economico alle popolazioni.
La situazione in Sicilia è al limite dell’esplosione, non si riescono a governare bisogni e necessità e in tanti sperano che accada qualcosa che aiuti le famiglie.
In tale condizione, è urgente un tavolo di confronto col Governo Regionale e col Presidente della Regione per trovare le possibili soluzioni che affrontino i temi del rilancio dell’economia dell’Isola e il mantenimento dei livelli occupazionali, se non si vuole trasformare la Sicilia in una grande polveriera pronta ad esplodere in una rivoluzione sociale.

Salvatore Pasqualetto
Segretario generale provinciale UIL