Il Consiglio si è molto soffermato sull’argomento, convinti che il Presidente della Regione saprà definire le linee guida per chiarire ciò che oggi si mostra offuscato e nebuloso, certi che non dovranno modificarsi gli equilibri territoriali, se non si vuole sconvolgere l’assetto istituzionale del territorio e far venir meno le condizioni acchè Province quali Caltanissetta, Enna e Ragusa, non perdano la condizione di città capoluogo.
Capitolo a parte, è il settore della formazione professionale, dove non si riesce a stabilizzare un quadro di comportamenti che imponga strategie mirate a dare certezza ai tanti lavoratori e lavoratrici che operano nel settore, di poter continuare nella loro attività e contestualmente percepire il salario. La riforma del settore oramai non è più rinviabile e il Governo Regionale dovrà stabilire il percorso definitivo idoneo a definire un quadro di riferimenti duraturi.
Il mancato rinnovo contrattuale dei pubblici dipendenti, crediamo sia stato uno dei fattori di freno per i consumi e per il rilancio dell’economia, da ciò la convinzione che bisogna chiedere al nuovo Governo nazionale che il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici dovrà trovare le risorse per immettere nella società una liquidità che aiuti il sistema ad uscire dalla crisi e ad alimentare i consumi interni. Così dicasi per le pensioni al minimo e quelle al di sotto delle 500 euro. Se non si vogliono alimentare nuove soglie di povertà, dovranno trovarsi nuovi sistemi che aiutano la società e le persone ad uscire dalle gravi difficoltà di sopravvivenza e accompagnarli verso una condizione di vita dignitosa.
L’impianto satellitare degli americani a Niscemi, non può essere una semplice installazione di antenna di cui non conosciamo gli effetti sulla salute e sul territorio, deve diventare un’occasione per un serio confronto anche con le istituzioni del comprensorio e quelle americane, dove si possano intravedere oltre ai benefici, gli effetti di un impianto che non dovrà mettere a rischio la salute dei cittadini e dovrà portare benessere economico alle popolazioni.
La situazione in Sicilia è al limite dell’esplosione, non si riescono a governare bisogni e necessità e in tanti sperano che accada qualcosa che aiuti le famiglie.
In tale condizione, è urgente un tavolo di confronto col Governo Regionale e col Presidente della Regione per trovare le possibili soluzioni che affrontino i temi del rilancio dell’economia dell’Isola e il mantenimento dei livelli occupazionali, se non si vuole trasformare la Sicilia in una grande polveriera pronta ad esplodere in una rivoluzione sociale.
Salvatore Pasqualetto
Segretario generale provinciale UIL