CALTANISSETTA – Il 16 febbraio 2013, alle ore 20.15 circa, a Caltanissetta, una pattuglia della radiomobile della compagnia Carabinieri di Caltanissetta, su richiesta della centrale operativa del comando provinciale, interveniva nei pressi di Piazza della Repubblica, dove era stata segnalata, al numero di pronto intervento “112”, la presenza di una persona che molestava una minorenne.
I militari dell’arma, giunti sul posto, identificavano la minorenne, in compagnia di alcuni suoi parenti; la stessa lamentava che, poco prima, mentre si trovava a bordo di un’auto con dei suoi congiunti, era stata seguita da Salvatore Scalzo (classe 1984), alla guida della sua autovettura “Peugeot 206” di colore grigio. La giovane inoltre precisava di essere vittima di continui e ripetuti episodi di molestie e pedinamenti immotivati da parte del predetto, fatti questi già denunciati.
Infatti, in sede di denuncia per questo episodio sporta presso la compagnia carabinieri in viale regina margherita, la ragazza riferiva di un esposto e una denuncia presentate per i ripetuti e continui atti di molestie attuati da scalzo sin dal mese di ottobre 2012.
La giovane raccontava ai carabinieri i fatti avvenuti poco prima: verso le ore 20.00, mentre si trovava a bordo dell’autovettura di un parente, in viale don minzoni incrociavano l’autovettura “Peugeot 206” condotta da scalzo salvatore e questi, che proveniva dalla zona castelletto, alla loro vista, dopo aver percorso il predetto viale cominciava a seguirli insistentemente fino alla via turati, dove il parente era costretto a fermarsi per chiamare i carabinieri.
Poco dopo giungeva la “gazzella” dei carabinieri, ma Scalzo si era allontanato: allorquando i militari scendevano dall’auto, Scalzo non avendo sicuramente percepito la presenza dei Carabinieri sopraggiungeva alla guida della sua auto, dalla strada attigua a viale don Minzoni e piazza della Repubblica. I militari dell’arma immediatamente individuavano l’auto e procedevano al controllo del conducente, che veniva condotto in caserma.
La minore, unitamente alla madre, pertanto sporgeva denuncia nei confronti di Salvatore Scalzo.
Per quanto precede ed atteso il perpetuarsi della condotta tenuta nei confronti della giovane da parte di scalzo salvatore, consistente in pedinamenti e molestie varie nei confronti della denunciante, costretta a modificare le abitudini di vita, inducendole stati d’ansia continui e ripetuti e, così come denunciato, addirittura coinvolgendo anche i suoi familiari, il predetto veniva dichiarato in stato di arresto per il reato di “atti persecutori”, ai sensi dell’art. 612 bis del codice penale.
Scalzo è stato condotto agli arresti domiciliari dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia del capoluogo.