CALTANISSETTA – “Parole di verità questo quello di cui ha bisogno la gente” . E’ stato il monito di Monsignor Mario Russotto vescovo di Caltanissetta durante l’omelia della messa nel giorno di San Francesco di Sales protettore dei giornalisti. L’immanente ed il trascendente, il bisogno di poter credere ed anche toccare, la necessità sempre più cogente di verità, i temi che ha approfondito il presule nisseno raccontando la parola di Dio nel vangelo di Luca, con semplicità, dinnanzi ai giornalisti delle testate locali, dalla televisione alla radio ai giornali per finire ai siti on-line, ed è stata infatti la comunicazione in internet argomento finale dell’omelia . Il trasformare il non detto in racconto il potere dei giornalisti, potere che va usato con parsimonia coscienza e rispetto degli altri, sempre al servizio della verità, consigli, suggerimenti, quelli di monsignor Mario Russotto, tra l’altro anch’egli giornalista pubblicista e grande comunicatore come ha ribadito monsignor Giuseppe La Placa direttore dell’ufficio stampa, che ha concelebrato, nel saluto finale ai cronisti intervenuti.” In ogni frammento di verità c’è un frammento di Vangelo”, dunque la funzione evangelizzatrice del giornalista non si limita soltanto alla ricerca della verità ma anche alla divulgazione corretta della stessa. “La missione del giornalista è aiutare la gente a capire per capirsi e creare così una nuova civiltà dell’amore” questo il messaggio che ha lasciato ai giornalisti monsignor Mario Russotto.
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Bravo Russoto.
"Paolo VI - ha concluso Russotto - diceva un libro e un'idea possono cambiare le sorti del mondo e poi citando Bruce Marshal il pensiero e la preghiera possono salvare il mondo. Il guaio è che chi pensa spesso non prega, e chi prega quasi mai pensa" (Russotto 2008).
di intrusi ...veramente ...ce ne sono parecchi !
Bella foto ', se non fosse per qualche intruso che si spaccia per giornalista.
Bravo Armando!