Curiosità editoriali e autori nisseni: “U Maiurcheu – un fantareporacconto” di Giuseppe Giannavola

Giuseppe Giannavola

CALTANISSETTA – E’ stato presentato venerdì scorso, nell’auditorium del Museo Archeologico di Contrada Santo Spirito, dinanzi ad una platea infreddolita, ma soddisfatta per i contenuti della bella serata, il nuovo libro di Giuseppe Giannavola dal titolo “U Maiurcheu – un fantareporacconto”. Dopo avere “esordito” nel maggio scorso al Salone Internazionale del libro di Torino e ad agosto a Novara di Sicilia nel corso dei festeggiamenti per la “Festa dell’Annunziata”, è toccato al capoluogo nisseno ospitare l’interessante lavoro che unisce al reportage fotografico, la fantasia di un racconto ispirato al tradizionale gioco della “ruzzola” che si svolge nel paese di Novara di Sicilia, una delle perle dei monti Nebrodi. “Al patrimonio di storia e di cultura rappresentato dal Borgo medievale di Novara e dalla tradizionale sagra del formaggio Maiorchino – afferma Giuseppe Giannavola –  ho voluto unire e intrecciare un racconto frutto della mia fantasia, che si è andato sviluppando nella mia mente proprio mentre rincorrevo quella forma impazzita di formaggio, che rotolava tra i vicoli del paese”, sono le parole di introduzione dell’autore. Segno di quanto può far viaggiare la mente uno spettacolo d’altri tempi, che ancora si conserva per la tenacia e la passione del popolo novarese. A presentare il volume, il professore Salvatore Farina, l’assessore alla cultura e vicesindaco di Novara di Sicilia Salvatore Bartolotta, l’editore Salvatore Granata. Al termine della presentazione, anche una degustazione del buon formaggio guidata dall’esperto in analisi sensoriale Lelio Lunetta.

View Comments

  • Ero tra il pubblico alla presentazione del nuovo libro di Giuseppe Giannavola. Colgo l'occasione per ringraziare l'autore che, con il suo lavoro, mi ha dato l'opportunità di "respirare cultura" in un momento politico, economico e sociale particolarmente difficle.
    Mi auguro che i lettori de "Il Fatto Nisseno" possano "approfittare" di questa perla di conoscenza delle tradizioni popolari, della nostra meravigliosa Sicilia.

Condividi