Ad affermarlo il deputato del Pdl Alessandro Pagano, componente della Commissione Finanze della Camera.
“I dati sull’astensionismo – prosegue – emersi nelle recenti elezioni in Sicilia dimostrano un fenomeno in costante e inarrestabile crescita. Così stando le cose e visto che il voto alle primarie non è che una mera facoltà, è legittimo interrogarsi sul perché i cittadini dovrebbero mobilitarsi in massa per partecipare alle primarie di partiti in forte crisi di numeri e consensi”.
“Con queste premesse, – aggiunge – il trend negativo registrato in Sicilia è destinato a ripetersi anche alle primarie, a meno di operare un drastico cambiamento, ispirato alla ‘lezione’ delle recenti elezioni negli Stati Uniti. Pochi nel centrodestra hanno criticato il successo di Obama e questa è una grave ‘miopia’ politica in quanto, come evidenziato da numerosi e autorevoli osservatori, la sconfitta di Romney trae origine dalla direzione impressa alla campagna elettorale repubblicana, incentrata più su tematiche ‘deboli’ e sull’economia che sui grandi temi ‘forti’, quali famiglia, sacralità della vita e valori non negoziabili, finendo così per deludere i propri elettori”.
“I temi ‘forti’ – precisa – appartengono al nostro elettorato così come a quello americano di orientamento repubblicano. Negli Stati Unti, inoltre, la vittoria di Obama è stata affiancata dalla vittoria in alcuni Stati dei referendum sulla legalizzazione del matrimonio omosessuale e dell’uso della marijuana. Al riguardo, non si è compreso che nei prossimi quattro anni queste tendenze, incoraggiate dalla presidenza Obama, condizioneranno le politiche americane e quelle dell’Occidente.
“Nel Pdl – sottolinea – si sta verificando quanto accaduto al partito Repubblicano: l’astensione del proprio elettorato di riferimento perché il partito sta anteponendo temi di banale quotidianità alle questioni che l’hanno reso grande sin dal manifesto politico e valoriale del ’94, ripreso in toto dal segretario Alfano nel discorso di insediamento del 1° luglio”.
“Il Pdl è ora davanti ad un bivio: recuperare e dare vita al progetto politico per cui è nato, rafforzando la propria azione intorno alle grandi questioni poste dai principi non negoziabili e realizzando la nascita del Ppe in Italia, oppure abbandonarsi all’agonia che lentamente lo sta conducendo alla morte e che inesorabilmente porterà alla morte anche il Paese. L’esperienza di Romney docet”, conclude.
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Dimissioni dell’On. Torregrossa
METAMORFOSI DEL PDL
NONOSTANTE CIO', CONTINUANO A TENERCI IN "NAFTALINA" !
Apprendiamo dalla stampa che l’On. Torregrossa, già commissario provinciale del PdL sin dalla sua costituzione, si dimette dalla carica di Coordinatore, e si dice in giro (ma non ci vogliamo credere) che pensi pure di lasciare il PDL e la politica.
Certo, riconoscere la debacle del PDL, che in questa Provincia ha toccato il fondo, evitando di prendersela con quelli che, dentro e fuori il partito, non l’hanno sostenuto sarebbe stato più consono al suo ben noto applombe.
Vale la pena di ricordare che Torregrossa e’ stato eletto coordinatore nel Congresso celebrato nello scorso febbraio al quale il nostro gruppo politico “Grandi Elettori” partecipò dall’opposizione interna sedendo al tavolo della Presidenza in rappresentanza della mozione “Caltanissetta Protagonista” che, partendo da posizioni di assoluta e sparuta minoranza, riuscì a raccogliere il 20% dei consensi e di presenza nel Direttivo Provinciale.
Così come e’ il caso di ricordare pure che, in vista delle amministrative di maggio, il nostro gruppo politico presentò una richiesta formulata in 5 punti intesi ad avviare un vero processo di democrazia interna, disattesa la quale, quanti di noi facevano parte del PDL si sono dovuti autosospendere non condividendo le scelte verticistiche operate con le conseguenze che si sono poi viste.
Ora, preso atto del gesto dell’On. Torregrossa, riteniamo che il PDL debba percorrere una strada completamente diversa magari affidando la propria gestione, in forma commissariale e collegiale, ad un ristretto gruppo di rappresentanti delle varie posizioni interne, con il compito di ricostruire il rapporto ormai logorato con gli elettori e la società puntando sul rinnovamento di uomini e di metodi.
In vista di una simile opportunità, i nostri iscritti al PDL revocano la propria autosospensione e rivolgono un accorato appello all’On. Alfano, coordinatore nazionale, all’On. Baccini che presiedette il Congresso provinciale ed all’On. Pagano, leader della maggioranza locale, affinche’ si possa pilotare il Partito verso un processo di cambiamento che non può essere soltanto “di facciata”, quale sarebbe con la semplice modifica del nome e del simbolo, ma dev’essere un fatto sostanziale e visibile ad occhio nudo (anche dai non addetti ai lavori): nuove proposte, nuove strategie, nuovi metodi e persino affidamento di ruoli anche a nuove persone.
Poche cose, chiare a tutti e largamente condivise da quella base che, pur delusa, ancora esiste.
La revoca dell’autosospensione da parte dei nostri iscritti al PDL, ci legittima oggi ad offrire tutta la nostra disponibilita’, onde contribuire fattivamente al tanto atteso cambiamento.
http://www.facebook.com/photo.php?fbid=391887684220284&set=a.171280736280981.42634.100001971673098&type=1&theater
on pagano, mi fa ridere quando ancora ci viene a parlare di politica...caro onorevole è finito il suo tempo, Lei ha rovinato quello che il centrodestra di buono stava creando...Lei e la sua cricca, perchè secondo me a volte il cinismo porta a questo, e si passi una mano sulla coscienza, uno come Lei che non accetta critiche e consigli, mi dica solo un punto dove è stato presente per la ns città e provincia???
Dimissioni dell'On. Torregrossa - METAMORFOSI del PDL
QUELLI DI NOI TESSERATI NEL PDL CHE SI ERANO AUTOSOSPESI DAL PARTITO A RIDOSSO DELLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DI MAGGIO (finite come tutti sappiamo), OGGI, ALLA LUCE ANCHE DEGLI ULTIMI RISULTATI ELETTORALI DELLE REGIONALI, ALLA LUCE DELLE DIMISSIONI DI TORREGROSSA DAL COORDINAMENTO PROVINCIALE E DELLE IMMINENTI PRIMARIE, DECIDONO DI RITIRARE L'AUTOSOSPENSIONE E DI RENDERSI DISPONIBILI ALLA RICOSTRUZIONE DI UN PARTITO SOLO SE FONDATO VERAMENTE SU BASI DI DEMOCRAZIA INTERNA.
Egregio on. Pagano,
non le nascondo che a volte, leggendo i suoi interventi sulla stampa, mi sono chiesto se lei è veramente un politico illuminato, colto, preparato su ogni tema oppure se è in preda ad un delirio senza possibilità di recupero. Questo dubbio mi rimane anche leggendo questa sua ultima analisi ma stavolta credo che il tempo e il contesto in cui lei inquadra il suo discorso siano del tutto asincroni e fuori dall'orbita di un normale ragionamento politico.
Non foss'altro perchè lei si ostina a ritenere il Pdl ancora un partito e per giunta ancora in vita e poi perchè la sua stessa personale funzione e la sua stessa espressione politica sono ormai esautorate, finite, mortificate. Non giudico se giustamente o ingiustamente ma lei non rappresenta più niente enessuno al di la del ruolo che oggi riveste, ossia un uomo costretto a votare quello che altri a ben altri livelli hanno deciso.
Bisogna rendersi conto quando un cicloo finisce e soprattutto bisogna riflettere sugli atteggiamenti passati e sui comportamenti posti in essere.
Lei, come Maira, come suo cognato e come tanti altri siete stati travolti dagli eventi e dalla storia più che dalle vostre capacità e dalle vostre sbagliatissime scelte e azioni politiche.
Non ci illudiamo che Crocetta in mano ai comunisti e a Confindustria, o ragazzini che si "atteggiano" come Miccichè possano reinvertire la rotta del declino, sarà pure peggio. E sarà ancora più triste per lei vedere ulteriori disastri causati da personaggi di livello infimo, incolti e imbroglioni e anche moralmente deprecabili sperando che possa comprendere che la sua morte politica non è l'effetto ma la causa di quello che stiamo vedendo.
E' davvero un'ottima analisi sul personaggio in questione, spero che quest'ultimo lo legga e, per il suo bene, riesca a trarne considerazioni che lo rinsaviscano dallo stato di onnipotenza in cui si trova da anni.
complimenti Salvo
Giustissime considerazioni, specie le ultime: cioè siccome e purtroppo il futuro non sarà migliore, non credano gli uomini che ci hanno governato che loro erano più bravi di questi di oggi, è solo che loro hanno responsabilità per il passato, per il presente ed ahimè per il futuro.
condivido con rozbert
e
On. Pagano, con la sua abnegazione al Pdl nel votare tutto ciò che le propongono, allineato a ogni scelta del partito, dove la libertà che tanto viene sbandierata è un valore che non sapete cosa sia, non si meravigli della disaffezione al suo partito e in generale al voto. Ne tragga un valora per continuare a fare politica con valori differenti.
Mi pare che in punto di morte qualcuno stia tentando di dare un segnale, sul genere "ci sono anch'io".
Penso che il Dott. Pagano, ormai, come l'intero pdl, si sia (finalmente) già liquefatto.
Ma ancora che commentate? Non vi secca sprecare tempo per un una persona inesistente? Tanto lui, politicamente morto, percepirà i suoi bei vitalizi dalla Camera dei Deputati e dalla Regionse Sicilia, e di certo non ha problemi di fine mese o di lavoro! Cosa deve rilanciare ? Il servilismo assoluto nei confronti del suo padre padrone Berlusconi ? Per garantir gli l'impunita? Poi parlano di antipolitica ! Loro ne sono la dimostrazione chiara di antipolitica! A Marzo ne avranno conferma
dimenticavo..... ma per questi grandi temi: Famiglia e Valori chi sarebbe il miglior testimonial?
Berlusconi?
si certo magari accompagnato da Ruby e dalla Minetti, una alla destra e una alla sinistra.