CALTANISSETTA – Il sindaco vittima della solerzia di un vigile urbano ma anche di quella tolleranza zero da lui stesso auspicata. Ha parcheggiato la sua Alfa 164 davanti al municipio senza esporre il disco orario e nei suoi confronti è scatta inesorabilmente la multa. Una sbadataggine che adesso gli costerà ben 39 euro; a tanto infatti ammonta la contravvenzione elevata dagli inflessibili agenti. Contro il primo cittadino quindi nessuna pietà. Ed il suo ruolo non è servito a graziarlo. D’altronde è stato lo stesso Calà, in più occasioni, ad incoraggiare i poliziotti municipali ad usare la mano pesante contro chi sosta in barba al codice della strada ed in spregio alle regole di bon ton automobilistico. Salvatore Calà in questo caso è stato anche vittima della legge del contrappasso: dopo per mesi avere segnalato episodi di anarchia automobilistica dinanzi il palazzo municipale, stavolta è stato lui a finire nel mirino dei vigili urbani, i quali incuranti della paternità di quella berlina, hanno fatto il loro dovere. Il sindaco, parcheggiando come suo solito la macchina in via Madonna di Fatima, si era dimenticato di posizionare il disco orario come invece imposto dalla segnaletica verticale e dalle strisce orizzontali. Appena sceso dal suo ufficio l’amara sorpresa: saldo tra il parabrezza e il tergicristallo un pezzo di carta, svolazzante in un suo lembo, messaggero di cattive notizie. Salvatore Calà, ovviamente dispiaciuto per la sanzione (chi potrebbe esserne felice), non si scompone. “Ho sbagliato, ho commesso un errore. La multa è giusta, pagherò come è opportuno che sia”. Tornando nel suo ufficio, il sindaco ha raccontato l’accaduto ai suoi collaboratori che hanno commentato la notizia con qualche sorriso beffardo. E sono proprio i componenti del suo staff a fornire una postilla. “Questo episodio- afferma il capo di gabinetto Enzo Mingoia- è la dimostrazione che al Comune non si praticano né favoritismi né particolarismi. Chi sbaglia deve essere punito, senza fare alcuna distinzione tra il semplice cittadino ed il sindaco, il quale in questo caso ha riconosciuto di avere sbagliato e per questo pagherà la multa senza battere ciglio”. (*GITA*)