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Un “cantastorie” del PD racconta una storia:”C’era una volta un sindaco…”

Redazione

Un “cantastorie” del PD racconta una storia:”C’era una volta un sindaco…”

Mer, 10/10/2012 - 23:15

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CALTANISSETTA – Un tempo lontano era Sindaco un tale che si diceva curasse i propri affari senza pensare ai bisogni della cittadinanza. Ma non era così!!! Cosciente della gravissima situazione occupazionale, sentite cosa riuscì ad inventarsi. Un giorno bussò alla porta del Suo studio (era Commercialista di titolo, ragioniere di professione) una signora, attempata ma ancora di bella presenza, disoccupata ma dai gloriosi trascorsi. Cercò di aiutarla: “…ma signora è difficile…”, “ …ma dai, Rosa, qualcosa farai…” … “…stai tranquilla, mia cara, qualcosa faremo…”.

E’ proprio nei periodi di crisi che si trovano le migliori opportunità e poi…la crisi c’era, ma non per tutti. C’era sempre chi poteva spendere. Infatti negli ultimi anni era aumentata enormemente la richiesta di centri benessere. Si dissero: “…ormai è deciso. E’ proprio questa è la strada!!! Una bella beauty-farm. Mal che vada, trascorreremo una vecchiaia serena tra massaggi e profumi di oli essenziali…”.  “Grazie, caro, ma nell’attesa?” “Tranquilla, sono il Sindaco. Ti assumo!!!” E’ così il Sindaco, con questo episodio, diede inizio ad un periodo nuovo nella storia di quella città. L’epoca delle assunzioni dirette. Cambiò “motu proprio”, la legge elettorale stabilendo un limite di 10 mandati consecutivi. Fù un periodo di grande splendore e ricchezza. Il Comune, con i suoi 25.000 impiegati (24.800 assunti direttamente dal Sindaco, oltre i PUC ancora precari e gli ex ASU sempre a 26 ore!!!) rappresenta oggi, grazie a quel Sindaco. un esempio di efficienza che viene guardato con interesse ed invidia in tutto il bacino del Mediterraneo. E il Sindaco? E’ ormai è in pensione. Trascorre una vecchiaia serena. Si alza, si reca al bar (di proprietà per ½ del padre di un impiegato comunale da egli assunto), legge il giornale in edicola (di proprietà per ½ della moglie di un altro impiegato comunale da egli assunto). Seppur claudicante, trascorre l’intera giornata a passeggio, onorato e riverito da tutti. La sera però prima di tornare a casa è costretto a passare davanti all’unico negozio di onoranze funebri della città (di proprietà esclusiva di una famiglia il cui figlio è un ex ASU e la nipote una PUC, costretti a vivere dopo 30 anni di servizio con €.800 al mese). Ogni sera la stessa scena. Si guardano negli occhi. Nessun saluto, nessun commento. Il Sindaco si allontana. Il becchino pensa “…malgrado i massaggi di quella vecchia befana, ti vedo ogni giorno più stanco…non sei diverso dagli altri…sono qui che ti aspetto”.

​Angelo Scalia – Consigliere Comunale PD