Un cacciatore sancataldese “impallinato”, un collega non lo vede e spara

SAN CATALDO – E’ finito all’ospedale perché impallinato dal suo compagno nel corso di una battuta di caccia. A. F., sancataldese di 51 anni, funzionario del Genio Civile e fratello di un ex amministratore, è stato portato urgentemente al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Elia dove è entrato con codice giallo. I medici hanno estratto uno ad uno i piccoli pallini che hanno ferito l’uomo a gamba, schiena e un gluteo. A. F. non ha sporto denuncia anche perché a quanto pare i colpi sarebbero partiti accidentalmente e per altro quando già era buio. Si tratta del secondo cacciatore impallinato dall’inizio della stagione venatoria che ha preso il via in settembre. Un mese fa, infatti, un altro cacciatore nisseno era rimasto ferito ma con un proiettile che era stato sparato dal suo stesso fucile e che era rimbalzato colpendo l’uomo al sopracciglio.

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    • Scusa, ma non capisco a cosa ti riferisci menzionando la Vigilanza Venatoria, visto che il fatto successo non è da attribuire ne alla scarsa Vigilanza e ne alla Mansione delle Guardie; ma soltanto ad una scongiurata disgrazia..!! e scusami se lo dico, al poco senso di responsabilità e conoscenza nel maneggiare qualsiasi arma da fuoco.

      • Ovviamente non mi riferisco alla fatalità occorsa ma a quanto segnalato dagli altri lettori: si spara ovunque!!!
        ...e poi, visto che conosci il servizio, puoi darmi delucidazioni su di un articolo apparso sui giornali tempo fa, cioè il servizio si ferma alla segnalazione di rifiuti pericolosi e non, bracconieri ecc. ecc. mentre a pensarci realmente poi debbono essere altri. Quindi la vigilanza venatoria si occupa solo di segnalare?

      • La disgrazia a cui ti riferisci (Vincenzo P.) si chiama colpa. Il lettore si riferiva probabilmente al fatto che una "disciplina" pericolosa come la cd "caccia" necessiterebbe (forse) di controlli molto stretti perchè spesso può accedere che si sconfini nel diritto degli altri a non essere "disturbati" da questa "attività".

        • Sig. Stefano, sulla "colpa" ha perfettamente ragione, infatti è l'unica cosa su cui si può discutere,poi ricordo che un pò tutte le discipline "sportive" e non, sono o possono diventare pericolose; invece sui controlli...bè allora bisogna affiancare ad ogni cacciatore uno o più Guardie...x non sconfinare i diritti!!

  • sparano in contrada due fontane, c.da cialagra, contrada bagno.....la mattina è una guerra. ma nessuno controlla.

  • In Via Due Fontane, che per chi non lo sapesse è pienamente territorio cittadino, sparano (si presume cd "cacciatori") con molta frequenza nelle terre limitrofe alla via. Si spara in città.

  • Da settembre, data di apertura della caccia in Sicilia, il WWF Caltanissetta riceve continuamente segnalazioni (via email, facebook e telefono) di cittadini, agricoltori ed amanti della Natura da tutte le aree della provincia Nissena. L'oggetto è sempre lo stesso: spari vicino strade, case, villini e giardini! In tanti, esasperati, si lamentano delle pericolose esplosioni troppo vicine a luoghi abitati; spesso lamentano che le denunce telefoniche agli organi di vigilanza non sortiscono alcun effetto. Il WWF fa appello a tutti i cacciatori a rispettare le vigenti norme e le distanze di sicurezza stabilite dalla Legge 157/1992:
    - Distanze dalle case. La caccia è vietata per una distanza di 100 metri da case, fabbriche, edifici adibiti a posto di lavoro. E' vietato sparare in direzione degli stessi da distanza inferiore di 150 metri.
    - Distanze da strade e ferrovie. La caccia è vietata per una distanza di 50 metri dalle strade (comprese quelle comunali non asfaltate) e dalle ferrovie. E' vietato sparare in direzione di esse da distanza inferiore a 150 metri.
    - Distanze da mezzi agricoli. La caccia è vietata a una distanza inferiore di 100 metri da macchine agricole in funzione.
    - Distanze da animali domestici. La caccia nei fondi con presenza di bestiame è consentita solo ad una distanza superiore a metri 100 dalla mandria, dal gregge o dal branco.
    - Giorni vietati. Martedì e venerdì sono giorni di assoluto silenzio venatorio anche se festivi.
    - Violazione di domicilio. L'articolo 614 del codice penale "Violazione di domicilio" punisce chi si introduce nei giardini e nelle pertinenze delle abitazioni civili.
    - Disturbo delle persone. L'articolo 659 del codice penale "Disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone" punisce chi con rumori molesti disturba le occupazioni o il riposo delle persone.
    - Spari nei pressi delle abitazioni. L'art. 703 del codice penale "Accensioni ed esplosioni pericolose" punisce penalmente chi in un luogo abitato o nelle sue adiacenze o lungo una pubblica via o in direzione di essa spara con armi da fuoco.
    Per altre info: guardieambientali @ sociwwf.it

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