Il precedente giorno 21, alle 20.50, il predetto si era portato in Questura e, in stato di forte agitazione, aveva riferito che poco prima era stato vittima di una rapina.
Affermava, in particolare, che, mentre si trovava in via Due Fontane era stato aggredito alle spalle da due uomini che lo avevano colpito ripetutamente alla nuca ed al corpo. Quindi, dopo averlo immobilizzato, gli avevano sottratto 290 euro dal borsello e si erano allontanati a piedi verso San Cataldo. Per rafforzare la credibilità di quanto riferito mostrava uno strappo nella maglia, a suo dire causatogli dai rapinatori.
Lo stesso riferiva di non aver chiamato il 113 e di essersi portato in Questura immediatamente dopo il fatto.
Qui veniva raggiunto dalla figlia che lo accompagnava a casa, giacchè, visto il suo stato di agitazione, la redazione della denuncia era stata rinviata al giorno successivo.
I poliziotti effettuavano quindi un sopralluogo del sito indicato da S.P. ed alle pattuglie in servizio di controllo del territorio veniva immediatamente diramata una nota di ricerca dei due rapinatori.
Nel corso delle attività di indagine emergevano alcune incongruenze nel racconto di S.P. e si accertava che lo steso era un assiduo frequentatore della sala Bingo vicina alla luogo indicato come teatro della rapina.
Il successivo giorno 22 lo stesso si presentava in Questura e formalizzava una denuncia a carico di ignoti per rapina aggravata.
Subito dopo la redazione dell’atto, un equipaggio effettuava un accertamento presso la citata sala Bingo e verificava che S.P., tra le 18 e le 20 del venerdì, era stato all’interno di quel locale. Tale circostanza contrastava con quanto dichiarato in denuncia dal predetto in ordine ai suoi spostamenti nelle ore antecedenti la rapina.
S.P. veniva quindi convocato in Questura ed interrogato. Di fronte agli argomenti di prova a suo carico ammetteva le sue responsabilità e dichiarava di aver mentito, simulando la rapina per giustificare la perdita di 290 euro alle macchinette della citata Sala Bingo.
Preso atto delle sua confessione, i poliziotti lo denunciavano per simulazione di reato.
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stanno proliferando queste diavolo di sale bingo/scommesse. La ludopatia è una brutta bestia!! ogni bar ha al suo interno una di queste diavolerie
chiudete questo c....o di bingo, abito nelle vicinanze e vedo giorno e notte la sala piena e le persone che perdono tutto con la speranza di guadagnare qualche euro in più!!