MUSSOMELI – La tradizione degli “’Mbraculi” da atto privato e familiare si trasforma in un evento collettivo, acquistando quasi una valenza comunitaria. Tutto merito del comitato dei festeggiamenti di San Calogero, che per il secondo anno consecutivo ha scelto di omaggiare la tradizione, quel passato fatto di atti di fede semplici e autentici, con una vera e propria sagra: la Sagra degli ‘Mbraculi appunto. I numeri di questa edizione sembrano esagerati, ma sono in perfetta proporzione con il flusso di spettatori che domenica sera ha riempito piazza del Popolo. Ben 500 chili di pane preparati grazie a 260 chili di farina donati dal molino Madonna dell’Aiuto. Circa 60 le donne del quartiere ma anche degli altri rioni impegnate a impastare e preparare il pane, cotto in quattro panifici. Per addolcire i palati sono stati poi offerti chili di anguria regalati dal fruttivendolo Carmelo Giardina. Il quartiere di San Giovanni tutto unito per festeggiare il Santo Eremita secondo la tradizione. D’altronde il legame tra il pane e il santo nero è saldo e lo si ritrova in quasi tutta la Sicilia. Lo si distribuisce nella vicina Campofranco come lo si lancia contro la statua ad Agrigento. Fino a poco tempo gli “’Mbraculi”, che riproducono parti di corpo per le quali si chiede la guarigione o che sono state toccate dalla benevolenza divina, venivano portati in chiesa, benedetti e riportati in famiglia. Dall’anno passato invece la benedizione e la distribuzione è stata plateale. Il comitato, guidato da Michelangelo Mistretta, ha potuto contare sulla preziosa collaborazione dei parroci don Sebastiano Lo Conte e don Ignazio Carrubba. Lodevole il lavoro di Seby Lo Conte che ha curato le scenografie e presentato la serata.
Video realizzato da Salvatore Favata.
Mar, 24/12/2024 - 13:38