CALTANISSETTA – E’ stato un sonoro schiaffo l’intervento conclusivo dell’incontro tenutosi al museo diocesano su “Silenzio e parola” protagonisti i giornalisti. Uno schiaffo che il vescovo Mario Russotto ha voluto dare ai professionisti della comunicazione presenti. ” Siete diventati degli smistatori di notizie non più testimoni dei fatti. Non vi si vede da nessuna parte”, ed ha voluto parlare anche delle grandi testate, disappunto nei confronti di “Avvenire” il giornale dei vescovi che non ha minimamnete trattato il “Festival della Cominicazione” evento unico in Italia “Perchè¨ – ha detto il vescovo- organizzato in una piccola diocesi e le piccole diocesi non contano e non fanno notizia, poi se il vescovo di Milano sputa per terra e lo fa anche male titoloni e ampio spazio”. Lo ha detto dinnazi a due direttori di giornali Vincenzo Morgante direttore di “tgr Sicilia”e Giovanni Pepi condirettore del “Gds” forse un appunto anche alle testate regionali che avrebbero potuto prestare più attenzione al festival. Ma non ha terminato cosi’ monsignor Russotto ha continuato fuori dai denti sul rapporto tra potere ed editoria sul giornalismo “AL SERVIZIO” e non “A SERVIZIO” di questo o quel potente di turno. Ha continuato parlando anche di come alcune notizie provenienti dai paesi più poveri vengono taciute, per interessi delle grandi major. Senza perdere il suo proverbiale sorriso ma con feremezza e veemenza fuori dai denti non ha risparmiato nessuno monsignor Russotto ha tuonato senza mitra e pastorale non da un pulpito come ci ha abituati, bensì ¬ da una sala di palazzo vescovile ha bacchettato e poi ancora accarezzato e nuovamnete bacchettato dinnanzi ad un pubblico di addetti ai lavori silezioso e attonito .