SAN CATALDO- Il prossimo mercoledì 18 aprile, alle ore 11, sarà presentato alla stampa, agli addetti ai lavori e soprattutto alla cittadinanza il “nuovo“ Maddalena Raimondi di San Cataldo, in un incontro a cui parteciperanno Giuseppe Di Forti Sindaco di San Cataldo, Salvatore Paolo Cantaro Direttore Generale ASP – CL, Marcella Santino Coordinatore Sanitario Area Territoriale, Raffaele Elia Direttore Medico di Presidio “Ospedali Riuniti Caltanissetta – S. Cataldo”, Enzo Sedita Direttore Dipartimento di Riabilitazione, M. Pia Falzone Presidente Comitato Consultivo Aziendale, Ersilia Sciandra Presidente Associazione “Progetto Luna. In una nota diffusa dall’A.S.P. di Caltanissetta si legge che il “nuovo“ Maddalena Raimondi di San Cataldo rappresenta -primo modello “pilota“ in Regione- la concretizzazione del processo di riordino della rete ospedaliera in provincia di Caltanissetta, avviato con la legge di Riforma Regionale. Sono state ridefinite le funzioni del Presidio con il risultato di una struttura con una visione più moderna di Sanità, centrata sull’utente e sui suoi bisogni e più vicina alle aspettative di qualità delle cure e di tutela delle persone fragili. Ospedali Riuniti Caltanissetta – San Cataldo”, opera su elevati volumi di attività e non rappresenta più una struttura esclusivamente per acuti, con duplicazione di reparti ed attività già presenti a pochi chilometri, bensì un Presidio che, con reparti di Riabilitazione e Lungodegenza, Hospice e per l’osservazione di pazienti in coma vigile, per la prima volta nella provincia di Caltanissetta vede attivi servizi finalizzati alla cronicità, allo sviluppo ed alla umanizzazione delle cure palliative, in una visione coordinata con ambulatori specialistici di supporto. Completano l‘operatività della struttura, attraverso l‘utilizzo del complesso operatorio già esistente, la chirurgia specialistica in day-surgery e l’Odontoiatria Speciale Riabilitativa per disabili – polo esclusivo della parte nord della provincia e di un più ampio territorio-, la Radiologia, la Endoscopia Digestiva, che mantengono un ruolo di rilievo proiettato anche alle esigenze del territorio, nonché la Radioterapia che è ormai una realtà di primo piano con dimensione pluri-provinciale. Le Associazioni di tutela dei pazienti ed il mondo del Volontariato hanno ritrovato, oggi, nel Presidio, un importante terreno di iniziativa in sinergia con i bisogni dei pazienti in fase terminale, dei disabili, e dei non autosufficienti in stato vegetativo; la Fratres, inoltre, gestisce in autonomia un centro di raccolta sangue di riferimento per la provincia. La riconversione è stata accompagnata da importanti interventi di ristrutturazione edilizia – antincendio- con redistribuzione degli spazi secondo principi di funzionalità dell’assistenza- sale living- adeguamento degli impianti- ossigeno e vuoto centralizzati- ed ammodernamento tecnologico-diagnostica e palestre per la riabilitazione. Sono stati, in particolare, sviluppati gli aspetti di umanizzazione dell’assistenza anche attraverso la scelta di arredi funzionali e di colori gradevoli in grado di offrire comfort e privacy.