PALERMO – Ci sarebbe un nuovo indagato per la strage di via D’Amelio. Si tratterebbe di un meccanico del quartiere palermitano dello Sperone, attualmente un lavoratore socialmente utile del Comune, con alle spalle una condanna per mafia e droga. In base alla dichiarazioni del pentito Gaspare Spatuzza, raccolte dai magistrati della procura di Caltanissetta, avrebbe sistemato le ganasce della Fiat 126 trasformata nell’autobomba fatta esplodere per uccide Paolo Borsellino. Secondo quanto riferiscono le pagine palermitane di Repubblica Spatuzza, che ha contribuito a ricostruire un nuovo quadro di responsabilita’ per l’eccidio, aprendo la strada alla revisione del processo, l’uomo – che ha negato tutto ed e’ stato indagato per false dichiarazioni al pm – non sapeva a cosa dovesse servire l’auto, ma era a disposizione del clan di Brancaccio per sistemare le auto rubate.