stata confermata in ambienti investigativi. Scarcerato ieri sera dal carcere di Padova, dove ha finito di scontare otto anni e otto mesi per associazione mafiosa, Riina junior, detto “Salvuccio”, aveva obbligo di rientrare nel paese natio perche’ li’ deve terminare di scontare una misura di prevenzione,
l’obbligo di soggiorno appunto a Corleone, sessanta chilometri da Palermo. Il figlio del boss si trova adesso in casa della madre, in via Scorsone. Dato pero’ che non e’ residente a Corleone, per dare corso al suo intendimento di trasferirsi in Italia settentrionale Giuseppe Salvatore dovra’ rivolgersi al tribunale di sorveglianza per l’autorizzazione. Adempimento per il quale occorreranno settimane, se non mesi. Intanto Corleone si prepara a una convivenza che appare difficile: quando fu
scarcerato per circa dieci mesi, alla fine di febbraio del 2008, il sindaco Antonio Iannazzo (ancor oggi in carica) disse che il paese non lo voleva. Eppure Salvuccio rimase li’ fino al gennaio 2009, quando la Cassazione rese definitiva la sua condanna. “Adesso – dice oggi Iannazzo – lui e’ residente a Padova, dal 2009, non qui. Sappiamo che vuole andarsene, vedremo”. L’istanza di trasferimento a Padova, dove dovrebbe prestare servizio presso una onlus che fa beneficenza, ha suscitato polemiche e proteste. A Corleone vivono la madre di Salvuccio, Ninetta Bagarella, sorella del superkiller Leoluca, e le sorelle Maria Concetta e Lucia, entrambe sposate e con figli. L’altro figlio maschio di Toto’ Riina sta scontando un ergastolo definitivo per tre omicidi.(AGI)