E’ scoraggiante dopo i moltissimi sacrifici fatti ed i numerosi debiti contratti per salvare, accudire e curare i cani del nostro Sindaco nello spirito di una piena e disinteressata collaborazione con l’unico soggetto davvero responsabile in materia, vedersi chiudere le porte in faccia anche quando un piccolo aiuto finanziario, richiesto formalmente in più occasioni fino a pochi mesi fa, avrebbe consentito a numerosi altri animali di lasciare le nostre strade o il megacanile convenzionato (con costi esorbitanti per i contribuenti) e di imbarcarsi su un volo di linea per raggiungere altri volontari animalisti a Genova, Milano, Brescia, Firenze, desiderosi di collaborare al contenimento del randagismo sul nostro territorio e di aiutare questa piccola ma molto volenterosa associazione che opera senza sosta 365 giorni l’anno nel cuore della Sicilia.
E’ deprimente per ognuna delle poche ma attivissime guardie zoofile che ho avuto l’onore di coordinare negli ultimi due anni di intensa attività a fianco dell’operosa Procura della Repubblica di Caltanissetta e con l’ausilio, mai negato, dei Carabinieri del Comando Provinciale, osservare impotenti come sia stata inghiottita dalla burocrazia la continuità del proprio operato sul territorio. Attività di vigilanza che vanta ormai numerose condanne penali per reati contro gli animali ed un significativo numero di sanzioni amministrative per mancata iscrizione all’anagrafe canina, elevate proprio per contrastare il costante fenomeno dell’abbandono e, conseguentemente, limitare l’incremento del randagismo nella nostra provincia. Nonostante questo purtroppo, cinque nuove aspiranti guardie volontarie sono in attesa del tanto ambito titolo di polizia sin dal mese di ottobre dello scorso anno. Gli agenti zoofili LIDA già operanti da giugno 2009 per decreto prefettizio di nomina a guardia p. giurata, sono invece in attesa di rinnovo esattamente dal 5 giugno di quest’anno. Attività sospesa quindi proprio all’inizio di quella che è considerata la stagione degli abbandoni per antonomasia.
Siamo perciò veramente curiosi di sapere se, quando e dove abbiamo sbagliato nel corso della nostra attività e vorremmo conoscere le ragioni per cui un’azione come la nostra, frutto esclusivamente di un’autentica ed irrefrenabile passione, non solo non venga incentivata dalle Istituzioni ma sia così visibilmente ostacolata da quest’ottusa ed insensibile burocrazia?
Uno spiraglio di speranza per i nostri ragazzi s’intravede finalmente grazie ad un incontro concesso ieri a tre rappresentanti della LIDA dal cordialissimo Prefetto di Caltanissetta Dott. Umberto Guidato. La ringraziamo dal profondo del cuore Sua Eccellenza per l’attenzione con cui ha ascoltato il nostro piccolo sfogo. Nonostante tutto continueremo ad aver fiducia nello Stato e nella Giustizia e, grazie a questo prezioso sentimento, andremo avanti per la nostra strada costellata di tante piccole vite da sottrarre alla sofferenza.
di Salvatore Colonna (resp.le Lega Italiana Diritti dell’Animale sez. di C/ssetta e Coordinatore reg.le Guardie Zoofile L.I.D.A. Sicilia)