Salute

Un futuro per l’economia. Da Caltanissetta nuova condanna della criminalità

Redazione

Un futuro per l’economia. Da Caltanissetta nuova condanna della criminalità

Gio, 05/05/2011 - 18:38

Condividi su:

                                                                                                                      CALTANISSETTA – L’illegalita’ non premia e danneggia il mercato sottraendo ricchezza all’intero paese”.  Parte da Caltanissetta, la citta’ che per prima ha detto no alla mafia, una seconda fase che guarda agli spunti e alle riflessioni per una condanna alla criminalita’ e per dare nuovo fiato all’economia del paese. Il convegno sul tema “Criminalita’, corruzione, evasione fiscale. Effetti distorsivi sul mercato e possibili rimedi”, che si e’ svolto questa mattina a Caltanissetta ha affrontato in lungo e largo i temi dell’economia, dei mercati finanziari e l’incidenza che i fenomeni criminali producono sull’economia nazionale, grazie all’apporto di eminenti magistrati e di economisti. Ad aprire i lavori, il presidente della Camera di Commercio, Antonello Montante che ha ringraziato i relatori Sergio Lari, procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Caltanissetta, Giovanni di Leo, sostituto procuratore a Caltanissetta, Giancarlo Capaldo, procuratore aggiunto alla Procura di Roma, Bruno Tinti, gia’ procuratore aggiunto a Torino e il professor Donato Masciandaro, ordinario di Economia Politica all’universita’ Bocconi di Milano. A moderare l’incontro Filippo Astone, giornalista e scrittore. “Per incidere sulle cause dei fenomeni criminalita’, corruzione e evasione occorre che la reazione della societa’ civile avvenga al primo manifestarsi dei crimini, recuperando l’etica del mestiere di imprenditore. La legalita’ deve essere normalita’ dell’agire quotidiano. Ci auguriamo che tutti gli imprenditori seguano questo nuovo percorso di legalita’ partito da Caltanissetta”. Lo ha dichiarato il procuratore della Repubblica di Caltanissetta, Sergio Lari che ha partecipato come relatore al convegno.

Il procuratore capo Lari, ha poi aggiunto: “c’e’ il serio rischio che dietro ogni sequestro, dietro gli arresti e tutta la fase repressiva ci siano licenziamenti e che i cittadini rimpiangano la mafia. Noi non possiamo permettercelo in questo momento storico per il contrasto all’illegalita’.” Il presidente della Camera di Commercio, Antonello Montante, dopo i ringraziamenti ad apertura del convegno ha ricordato come la mafia storicamente sia nata nel nisseno e che proprio da Caltanissetta sia partito un nuovo corso storico di contrastoalla mafia e le illegalita’.