MUSSOMELI-  Che il Primo Cittadino non goda della “totale” stima dell’opposizione è un dato di fatto. Ma non fino al punto che alcuni consiglieri, attraverso interrogazioni-provocazioni, lo stanno dipingendo-mediaticamente parlando- allo stesso modo del mitico Totò nella indimenticabile “truffa” della vendita della Fontana di Trevi. Tutto parte dalle critiche della minoranza consiliare sulla dismissioni  di alcuni beni comunali decisa dal Sindaco e dalla maggioranza: critiche trasformatesi successivamente in interrogazione a risposta orale e scritta sulla destinazione dell’utilizzo delle entrate relative alla vendita degli immobili di Via Palermo, Piazza della Repubblica e di contrada Annivina. Il consigliere del PID Enzo Guadagnino lancia una provocazione-shock al Sindaco:   ”  Il nostro sindaco vuole vendere praticamente ogni cosa quindi che venda anche il castello visto che non lo sappiamo mettere a frutto.  L’immobile ovviamente non lo potranno portare via  e chiunque lo acquisterà di certo ne farà un uso migliore rispetto a noi.  Su e-bay avremo un mercato mondiale, basta decidere quale sarà il prezzo  minimo  per vendere il maniero e di certo il Comune  non ci perderà”. Intanto Antonello Morreale di “Noi Mussomeli” in nome e per conto dell’opposizione rilancia la provocazione e raddoppia la dose di sarcasmo nei confronti di un’amministrazione -secondo il suo punto di vista- capace della qualunque azione, pur di racimolare euro. Propone Morreale infatti di “vendere”  la “Piazza Umberto”. Intanto sempre Enzo Guadagnino, ha presentato un’altra interrogazione a risposta scritta  e orale, sull’illuminazione e messa in sicurezza dell’arteria stradale di contrada Prato chiedendo se è previsto un piano d’intervento, come anche sulle strisce pedonali molte delle quali sono pressoché scomparse dal manto stradale.