Salute

Mussomeli, la Passione di Cristo e l’ira del protagonista

Redazione

Mussomeli, la Passione di Cristo e l’ira del protagonista

Gio, 14/04/2011 - 06:21

Condividi su:

MUSSOMELI- La Passione di Cristo, a qualche giorno oramai dalla sua conclusione, continua a far parlare di se senza tregua e senza badare troppo a quelli che sono stati i giudizi in merito. L’evento in se è stato giudicato dalla totalità di partecipanti come un momento di grande commozione e di straordinario pathos.Quest’anno la sceneggiatura è stata appositamente scritta da una brillante Maria Genuardi che, a prescindere dalle opinioni altrui, ha dato vita ad un testo personalizzato, che ha suscitato comunque l’approvazione di tanti anche anche se…. non proprio di tutti. Ma opinioni a parte, è innegabile il fascino e soprattutto il sentimento che infonde e trasmette la manifestazione in se, raggiungendo momenti di altissima partecipazione sentimentale nel momento della rappresentazione della crocefissione e morte di Cristo. Tanti non hanno nascosto le lacrime scese copiose, segno inequivocabile di un messaggio che ha raggiunto tutti i partecipanti dai più piccini ai grandi. Va segnalata anche la presenza di moltissime persone giunte da fuori Mussomeli ed in molti casi da fuori provincia, per assistere ad un evento è stato organizzato e promozionato nel miglior modo possibile da un gruppo di persone che sono il cuore pulsante dell’intera organizzazione e che sentono propria la responsabilità di un progetto che orami sembra collaudato nel tempo e che trpva costantemente la condivisione di tutti coloro che aspettano un intero anno, per assistere all’evento della Passione di Cristo. Ma a fronte di questo ennesimo, clamoroso successo di pubblico e e di consensi, continuano le polemiche con l’Amministrazione comunale rea, secondo gli organizzatori, di non essere stata né presente né solidale verso un evento di cui lo stesso Comune è partner nonché patrocinatore. Tra tutti, non nasconde la sua immensa ed incommensurabile delusione Salvatore Giardina, il poliedrico attore-regista-organizzatore dell’evento, che si è sentito tradito dagli amministratori tutti, nessuno escluso, in quello che è stato un evento messo già in cantiere subito dopo l’estate e di cui, chi di istituzionalmente competente, ha condiviso tempi, ideologie e strategie organizzative. Giardina ci tiene subito a precisare che il suo pensiero non ha nulla a che fare con il suo ruolo nell’Associazione Symposium, organizzatrice dell’evento e dallo stesso presieduta, né con la sua funzione all’interno del cast. Parla da semplice cittadino, da colui che vive, lavora e paga le tasse in un comune come Mussomeli che sente da sempre il suo e che non cambierebbe con nessun altro al mondo per nessun motivo. Il suo parere è che il Sindaco, l’Assessore al ramo e tutti coloro che in teoria dovevano interessarsi attivamente all’evento, nella realtà si sono rivelati come coloro che non solo non si sono fatti vedere nè sentire con l’organizzazione proprio nei momenti topici della manifestazione, ma hanno, secondo Giardina, volutamente ignorato la situazione reale del paese che, nel giorno dell’inizio della Passione di Cristo, ha visto cumuli di immondizia per le strade e macchine parcheggiate ovunque, in particolar modo, proprio nel tragitto che doveva compiere il Protagonista, inficiando nei fatti, una scenografia che ha richiesto tempo e sacrificio. Non fa sconti a nessuno Giardina: accoglie di buon grado le scuse telefoniche a lui pervenute da parte del vice-sindaco Filippo Misuraca, ma ci tiene a far sapere che le stesse non sono servite né a placare gli animi né a giustificare lo stesso, e tutti gli altri, da colpe evidenti ed ingiustificabili. Ecco quali sono state le sue impressioni nell’intervista di seguito riportata.

D. Come hai vissuto il doppio ruolo di Attore/Regista?

R. L’ho vissuto in maniera molto serena, sapevo di avere sulle spalle una bella responsabilità, ma non ero preoccupato più di tanto essendo sicuro del fatto mio, ho voluto mettermi in gioco perché amo mettermi in gioco, non facendolo non riuscirei mai a capire i miei limiti, con il senno di poi posso dire che ho acquisito la giusta personalità per svolgere ruoli importanti, se mi prefiggo un obbiettivo devo raggiungerlo in ogni modo e nel migliore dei modi.

D. Quali sono state le novità che hai apportato all’edizione 2011 essendo stato tu il regista?

R. Credo che le differenze siano state palesi, soprattutto se si esamina con attentamente la recitazione, e l’ambientazione delle scene, finalmente sono riuscito a mettere in atto il mio la mia ottica di intendere la recitazione, in precedenza dovevo sottostare a dei metodi che non condividevo ma che per forza di cose ero costretto ad accettare, anche se io personalmente ho sempre seguito il mio metodo, non tenendo conto delle indicazioni che mi venivano suggerite, in quanto le ritenevo sbagliate, quest’anno finalmente essendo stato il regista, ho cercato il più possibile di uniformare il livello tra gli attori, e si è vista una netta differenza rispetto agli anni passati…ma credo che il tutto sia un dato oggettivo e non soggettivo, i fatti mi hanno dato ragione.

D. Ormai per Mussomeli e non solo sei diventato un vero e proprio personaggio come vivi il tutto?

R. Con molta tranquillità, essere sempre se stessi è il segreto per riuscire in ogni cosa, io ho ottenuto dei risultati grazie alla mia tenacia e al mio essere guerriero…diversamente non ci sarebbero state le condizioni per poter fare cose importanti…me ne sono sempre fregato delle critiche gratuite ed inutili, ho preso in considerazione quelle costruttive, che mi hanno consentito di crescere.

Sono contento che molti mi prendano come esempio.

D. Quale la soddisfazione che più ti ripaga al termine di questo meraviglioso percorso?

R. La soddisfazione più grande è quella di aver regalato delle gioie a tutti coloro che mi hanno sostenuto ed aiutato nel portare a termine questo grande quanto ambizioso progetto.

Altra soddisfazione immensa, aver dimostrato a me stesso di essere in grado di portare a termine in maniera positiva progetti importanti, e poi essermi tolto diversi sassolini dalle scarpe nei confronti di quanti avrebbero desiderato un epilogo diverso, sono abituato a dare le risposte con i fatti e anche questa volta ho avuto ragione, è meravigliosamente fantastico quando qualcuno ti vorrebbe alla gogna, ed invece con i fatti riesci a ottenere risultati importanti e disarmanti….Sono profondamente vicino a costoro e dico di farsi coraggio e di impegnarsi a fare qualcosa di utile, anziché criticare, e fare come faccio io se lo si è in  grado.

D. Si è letto sui giornali che avete avuto dei disappunti con l’amministrazione Comunale ci vuoi spiegare?

R. Obbiettivamente c’è poco da spiegare, non amo le polemiche e le strumentalizzazioni e da persona intelligente lascio alla cittadinanza le giuste considerazioni, dico solamente che Mussomeli non è un paese con attitudini  turistiche, in quanto ogni cosa viene fatta in maniera molto mediocre ed in alcuni casi sporadici  con sufficienza, non possiamo parlare di turismo, se durante una manifestazione importante, si è costretti a far passare un corteo in mezzo alle macchine, se l’immondizia sovrasta il paese, se non esistono delle vere e proprie guide preposte alle eventuali visite di turisti…smettiamola di parlare di turismo a Mussomeli, fin quanto le cose andranno in questo modo….

La mia famiglia sin da bambino mi ha inculcato dei principi basati principalmente sull’educazione, e quando questa nei miei confronti viene meno allora prendo le dovute distanze, questo e quello che voglio fare nei confronti di qualcuno dell’amministrazione e lo dico senza alcun problema in maniera molto democratica.

D. Ormai sei apprezzato ovunque, come è noto andrai anche a Camastra ad interpretare Cristo, cosa dici in proposito?

R. Essere apprezzati fa sempre piacere, ovunque vado cerco sempre di lasciare il segno e di non passare mai inosservato, per il resto sono molto soddisfatto e orgoglioso della considerazione che molti hanno nei miei riguardi.