morte di una pensionata di 71 anni, Mattia Vullo, avvenuta
giovedì scorso. Per due volte portata al pronto soccorso, la
paziente sarebbe rimasta in sala d’aspetto per poi «morire
d’infarto senza le dovute cure», sostengono i familiari della
donna. Secondo la denuncia presentata dai figli ai carabinieri,
l’anziana, colta da malore mercoledì sera, era stata portata in
ospedale, dove i medici, dopo i primi accertamenti clinici
l’avevano mandata a casa con l’invito a tornare, per ulteriori
controlli, l’indomani mattina, perchè non c’erano posti liberi
in corsia. Puntuale, alle 9 di giovedì, Mattia Vullo si è
ripresentata in ospedale dove però ha dovuto attendere l’ora
delle visite di consulenza che vengono effettuate a mezzogiorno.
Verso le 11,30, le condizioni della donna però sono peggiorate
di colpo tanto da costringere i figli a protestare con i medici,
mentre il primogenito decideva di recarsi dai carabinieri a
denunciare i fatti. E quando un cardiologo, chiamato dal reparto
per visitarla in astanteria, ha accertato l’infarto in corso,
c’Š stato solo il tempo di trasferirla all’unità coronarica,
dove, poco dopo, è deceduta. La procura della Repubblica,
diretta da Lucia Lotti, ha disposto il sequestro della cartella
clinica e dei registri del pronto soccorso, ordinando l’autopsia
sul cadavere.