Salute

Preoccupazione dei nisseni, al primo posto la litigiosità dei politici

Michele Spena

Preoccupazione dei nisseni, al primo posto la litigiosità dei politici

Mer, 02/03/2011 - 16:26

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CALTANISSETTA – Inadeguatezza e litigiosità della classe politica (34,3%), alti livelli di disoccupazione (29,6%), la presenza di immigrati giudicata eccessiva (17,7%), mancata tutela dei giovani (17,4%), eccessiva evazione fiscali (16,9%), tasse troppo pesanti (16,8%), disparità tra fasce sociali presenti in città (12,2%), insufficienza di servizi e scarsa cultura (7,1%). Questi i dati più significativi della graduatoria, scaturita dalle preoccupazioni dei nisseni, intervistati su alcuni dei temi di maggiore interesse, inserita nell’Osservatorio nisseno socio-economico territoriale, pubblicato a cura della Consulta diocesana delle aggregazioni laicali della diocesi di Caltanissetta e presentato ufficialmente l’1 marzo alla presenza del vescovo S.E. Mons. Mario Russotto e delle massime autorità cittadine. Nell’Osservatorio confluiscono dati scientifici sulla situazione demografica, sociale, penale, lavorativa, scolastica ed economica del territorio del capoluogo e della provincia nissena.

“Obiettivo di questo lavoro – ha detto il segretario della consulta laicale Stefano Vitello – non è solo fare un’analisi dei dati quanto aprirsi ad un impegno comune, alimentando il senso di responsabilità per il bene della comunità in una una ampia sinergia che veda collaborare tutte le istituzioni, ciascuna per il proprio ruolo”. Un segnale di speranza, dunque, come è stato più volte sottolineato durante l’incontro, anche per riscoprire la propria fede nel segno del servizio alla comunità.

Sono intervenuti lo scrittore Pasquale Petix, lo psicologo Piero Cavaleri, il magistrato Gabriella Tomai. Moderatore dell’incontro è stato mons. Giuseppe La Placa, vicario generale della Diocesi e direttore del periodico “L’Aurora”.

Parlando di criminalità minorile il giudice Gabriella Tomai ha sottolineato che “i problemi che affliggono il mondo minorile si coniugano con il mondo degli adulti, con una condizione di devianza che è specchio del disfacimento del mondo degli adulti”. Ha parlato anche di “segnale di speranza” il giudice Tomai illustrando l’esperienza della mediazione penale “che si qualifica – ha detto – come giustizia riparativa, come ricostituzione del tessuto delle relazioni violate”, che stanno spesso alla base della disgregazione delle famiglie e dell’inizio di attività illecite da parte dei minori, richiamando anche all’impegno nella società come credenti. Sono intervenuti tra gli altri il sindaco Michele Campisi, il presidente delle Acli Fausto Marchese, il direttore della Caritas diocesana don Michele Quattrocchi, il presidente del coordinamento del terzo settore Carlo Campione.

Il vescovo mons. Russotto, vescovo della Diocesi, ha infine chiesto un patto sociale tra tutte le energie pulite della comunità locale per far crescere il territorio dal punto di vista etico, civico ed economico. (MS)

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