CALTANISSETTA – La procura di Enna ha iscritto nel registro degli indagati per la vicenda della miniera di Pasquasia, il cui sito oggi e’ stato sequestrato, il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo, l’assessore alle Infrastrutture Pier Carmelo Russo, il suo successore all’assessorato all’Energia e ai Servizi di pubblica utilita’ Giosue’ Marino, ex commissario nazionale antiracket, e il consegnatario per i siti minerari dismessi Pasquale La Rosa, gia’ indagato per la vicenda. Tra le ipotesi di reato contestate, omissione di atti d’ufficio, gestione di rifiuti non autorizzata, crollo colposo. Per domani e’ stata convocata una conferenza stampa alla procura a Enna.
Gli uomini del Corpo forestale, della Digos e dei carabinieri oggi sono stati impegnati nell’esecuzione del sequestro dell’intero sito minerario dismesso. A firmare il provvedimento di sequestro probatorio il procuratore capo di Enna Calogero Ferrotti e il sostituto Marina Ingoglia. Nel dicembre scorso si era diffusa la notizia di un sabotaggio nell’area mineraria che aveva determinato la perdita di migliaia di litri di olio dielettrico, altamente cancerogeno. Era emerso che a distanza di un mese dalla segnalazione, nessuno degli enti allertati, quali Provincia, Arpa regionale Azienda sanitaria, prefettura, comune di Enna, assessorato per l’Energia e distretto minerario, aveva avviato gli accertamenti. Il sostituto Ingoglia aveva disposto prelievi di campioni su terreni, acque, nelle zone interne ed esterne della miniera, per accertarne il livello di contaminazione e iltipo di sostanze che hanno determinato l’inquinamento. (MS)