CALTANISSETTA – Ottomila circa i partecipanti al grande corteo della manifestazione “Contro la mafia e per il lavoro”, promossa dai sindacati Cgil, Cisl e Uil di concerto con il Tavolo unico di regia per lo sviluppo e la legalità, che fa registrare un bilancio decisamente positivo per gli organizzatori, con 35 pullman giunti da tutta la Sicilia. Fronte compatto dei sindaci di tutta la provincia nissena ma anche presenze di sindaci di altre province nel corteo, al quale hanno preso parte anche gli esponenti politici locali, dalle deputazioni regionali e nazionali, ma non solo.
Il corteo, che è partito dal viale Regina Margherita, dopo l’incontro in Prefettura con il Prefetto Umberto Guidato (al quale le delegazioni dei sindacati hanno consegnato il disegno di legge, a firma del senatore Giuseppe Lumia e della deputata Daniela Cardinale, per l’istituzione nella provincia di Caltanissetta della Zona franca per lo sviluppo e la legalità, che sarà presto all’esame di Camera e Senato), ha proseguito verso piazza Garibaldi e corso Umberto per poi snodarsi lungo l’anello delle vie del centro storico e ritornare infine in corso Umberto, dove si è tenuto il comizio conclusivo. “Questa manifestazione – ha detto Salvatore Pasqualetto, presidente del Tavolo unico di regia per lo sviluppo e la legalità – segna una svolta storica e l’affermazione di un progetto: Caltanissetta diventa cuore delle iniziative della Sicilia e da qui parte un modello di sviluppo dove la legalità diventa un valore e deve essere accompagnata da iniziative credibili portate avanti da imprenditori onesti sapendo che un grande sindacato confederale, una grande Confindustria, le associazioni di categoria, le istituzioni locali sono pronte ad accompagnare qualsiasi percorso serio fino al naturale svolgimento delle attività imprenditoriali. Caltanissetta chiede al governo regionale e nazionale di essere accompagnata in uno sviluppo che dia benessere alle popolazioni sapendo che questa magistratura rinnovata cerca in tutti i modi di ripulire il territorio e i numerosi arresti avvenuti in questi ultimi anni lo dimostrano. Bisogna dunque evitare che la gente ritenga che per lavorare occorrano imprese in odor di mafia e caporali che reclutano la forza lavoro. Ecco perché la Zona franca assume valore, franca dalla mafia, libera da ogni condizionamento”.
“Qui è nata l’esperienza straordinaria che ha visto protagonisti gli imprenditori – dice il senatore Lumia – che hanno finalmente intrapreso un cammino serio contro la mafia, che va proseguito se vogliamo che sviluppo e legalità vadano insieme, eliminando subito le intermediazioni per creare lavoro vero subito”. Ribadito che le aree Asi devono diventare cardine delle Zone franche da dove “bisogna assolutamente tenere fuori la mafia – dice Lumia – per fare della Sicilia una terra di produzione perché oggi possiamo e dobbiamo farcela”.
Plaudono all’iniziativa tutti i rappresentanti delle istituzioni, che hanno scelto di esserci per testimoniare un impegno rinnovato. Un plauso è venuto anche dai rappresentanti della magistratura. (MS)