Il presidente provinciale dell’Ance Michelangelo Geraci contro la marcia indietro del Governo che da giugno bloccherà gli aiuti per il fotovoltaico. Il nuovo decreto, sulle energie da fonti rinnovabili, del Ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, stabilisce infatti che verranno erogati gli incentivi a tutti gli impianti allacciati entro il 31 maggio 2011 e non più fino a dicembre 2013, come prevedeva la legge del 6 agosto 2010. “Il Decreto- scrive in una nota Geraci- anziché promuovere lo sviluppo delle fonti rinnovabili, sarà la causa di un effetto retroattivo che bloccherà non solo i progetti futuri, ma anche quelli già avviati e finanziati, poiché il provvedimento genera totale incertezza e si è costretti a bloccare i lavori nei cantieri in corso, mettendo a rischio il futuro delle imprese e di conseguenza quello di molti lavoratori dipendenti, incrementando il già alto tasso di disoccupazione, in quanto il blocco degli investimenti provoca il blocco delle assunzioni e la perdita di qualificati posti di lavoro.
Tale situazione riguarda in modo particolare una terra come la Sicilia, dove il sole rappresenta una grande risorsa naturale, così da considerare sostanzialmente del tutto ordinario l’utilizzo dei pannelli fotovoltaici in tutte le varie tipologie di strutture edificate. Generare la paralisi di tutto il settore delle energie rinnovabili, dunque equivale ad alimentare un’imponente crisi economica, provocando uno spregevole sconforto tra migliaia di operatori ed utenti. Bisogna fermare il provvedimento ridando le dovute attenzioni alle costruzioni sostenibili che, insieme alle energie rinnovabili, sono fondamentali per il futuro della nostra isola, rendendola non solo innovativa e competitiva ma più ecocompatibile con l’equilibrio ambientale del nostro territorio, contribuendo alla diminuzione delle emissioni di CO2 nell’atmosfera”..
Il presidente dell’Ance Caltanissetta Geraci, esprime, dunque, il suo disappunto “per il nuovo decreto sulle fonti rinnovabili che andrebbe ad influire negativamente sul futuro della nostra terra ed ancora una volta rivolge il suo appello ai Politici nazionali, regionali e locali ed alle Istituzioni, affinché siano attuate concrete politiche incentivanti a sostegno di un futuro ecosostenibile. Garantendo la legge del 6 agosto 2010, si garantisce il futuro di migliaia di lavoratori e delle loro famiglie, si contribuisce in maniera considerevole alla ripresa economica, percorrendo una strada che ci porterà a vivere in un mondo meno inquinato da emissione di CO2“.